Secondo episodio della seconda stagione di The Walking Dead, questa settimana su FOX Italia. la serie è ancora osservata speciale dopo la mezza delusione della prima stagione, ma come vi avevamo accennato in precedenza qualcosa sembra si stia muovendo nella giusta direzione e quindi speriamo bene.
Questo secondo episodio è un po' meno frenetico e violento rispetto all'orgia di gore della scorsa settimana (molto apprezzata peraltro), e prosegue nella narrazione del finale aperto del primo episodio, che ci aveva lasciati col figlio dello sceriffo Rick Grimes abbattuto (e con lui un cervo che gli stava davanti nel bosco) da un colpo di fucile. Indovinate un po'? trattasi di banalissimo incidente di caccia, dato che il colpo che ha ferito il ragazzino è stato esploso da un'altro sopravvissuto che era appunto in cerca di cacciagione per far provviste.
Apprendiamo quindi dell'esistenza di un piccolo nucleo di sopravvissuti, un paio di famiglie, che vive in una casa di campagna appena oltre al bosco teatro dell'incidente e che cerca di tirare avanti col meglio che la natura può offrire, durante una pestilenza di non morti si intende. Fortuna vuole che il capo del piccolo clan di campagna sia un veterinario, che soccorre quindi il figlio di Rick e lo stabilizza, in attesa di poterlo operare per rimuovere i frammenti del proiettile.
Il resto dei sopravvissuti è sempre diviso, tra un gruppo che cerca la piccola Sophie nel bosco (ma non se la saranno già mangiata gli zombi, a questo punto?), e il vecchio Dale e T-Dog (quest'ultimo delirante per la febbre dovuta ad un ferita infetta) attendono ancora tutti sull'autostrada fantasma.
Il resto dell'episodio ci narra poi essenzialmente di come Otis (il cacciatore responsabile del ferimento del piccolo Carl) e Shane (le cui supercazzole paragenitoriali e relativa storia con la moglie del suo migliore amico creduto precedentemente morto si apprestano a venire a galla) si rechino presso un punto di raccolta, un presidio medico abbandonato, riccamente infestato da living dead, in cerca di medicinali ed attrezzature per poter operare il figlio di Rick. Bella la parte in cui cercando di distrarre la cospicua orda di zombi che vagano attorno al magazzino dei medicinali, con un espediente che è una citazione romeriana in piena regola.
Così come in Land of the Dead di Romero le squadre di recupero che bazzicavano la provincia americana in cerca di generi di prima necessità distraevano gli zombi sparando rumorosi e coloratissimi fuochi d'artificio in cielo, per attirare l'ottusa attenzione dei non morti, così anche in questo episodio di The Walking Dead, vediamo Shane ed Otis che lanciano alcuni bengala di segnalazione per attirare su di essi l'attrazione dell'orda zombesca, mentre i due sgattaiolano all'interno di un container.
Operazione riuscita, peccato solo che all'uscita gli zombi si accorgano dei due, che datisi ad una rapida quanto disordinata fuga finiscono per restare intrappolati in un edificio protetti solo da una malandata serranda dalle fameliche attenzioni di qualche centinaio di zombi in frenesia alimentare. Fine episodio con l'ennesima situazione di finale aperto e vai coi titoli di coda.
Un episodio un po' interlocutorio forse, con una limitata dose di azione (ma molti zombi nel finale, il che è un bene) ma che comunque mantiene alto l'interesse nel proseguo della serie e soprattutto tiene comunque un ritmo piuttosto serrato. Per il momento i correttivi applicati dopo le lamentele di molti horror fans riguardo alla prima stagione paiono reggere, vedremo come continuerà la stagione.
Nessun marchio o product placement evidente è riscontrabile in questo episodio, se non un'autovettura Chevrolet il cui logo posteriore è ben visibile in un paio di scene ambientate sull'autostrada fantasma. Oltre agli zombi ed al gore in più, ci piacerebbe molto vedere anche qualche bella marca nuova di zecca inserita in questa seconda stagione, vedremo magari se nei prossimi episodi si sbarcherà in una città che possa offrire qualche possibilità di inserimento in più.