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TELEVISIONE
11 Ottobre 2011 - 16:24

IL COMMISSARIO ZAGARIA

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Che ama la mamma, il pesce DE.MAR. e la polizia
IL COMMISSARIO ZAGARIA

IL COMMISSARIO ZAGARIA – Antonello Grimaldi (tv movie 2011)

 

Negli anni del revival, del remake, del rilancio vintage, anche Lino Banfi ci tiene (giustamente) a dire la sua riproponendo in un tv-movie in due puntate il personaggio Pasquale Zagaria (il vero nome di Lino Banfi). Da brigadiere che amava la mamma e la polizia diventa ora Commissario andando a cercare il pubblico dei vari Montalbano, Manara, Rocca ecc.

Tenendo come punto fermo l’ambientazione in Salento (tra Lecce e Lido Pizzo ben pubblicizzato da uno striscione) e l’ironia con i duetti comici tra Banfi e la spalla Sandro Ghiani (anch’esso reduce del cinema comico degli anni ’70), l’operazione si incastra perfettamente con un tipo di televisione per famiglie, misto di poliziesco e commedia romantica, che va per la maggiore in questi anni.

Poco sforzo hanno fatto sceneggiatori e regista (Antonello Grimaldi che dopo un impennata qualitativa con “Caos calmo” torna alla televisione e al cinema leggero solitamente frequentato – anche se pure la fiction “Il mostro di Firenze” girata per Sky non era male…) a mettere insieme una trama in cui il cattivo è un mafioso dalla doppia vita, al commissario viene affiancato un agente della scientifica belloccio (Marco Cocci), con cui entra in contrasto perché usa metodi troppo moderni, un’agente donna (Isabella Adriani) e un sostituto procuratore pure (Rosanna Banfi - che è anche sua nuora), una storia d’amore si sviluppa tra il Cocci e la figlia del cattivo Ana Caterina Morariu e le indagini si svolgono tra trattorie e personaggi del tutto locali.

Insomma un frullato delle tipologia di caratteri frequenti nei vari episodi delle serie dedicate ai commissari prima citati. Non fanno neppure lo sforzo per mettere in bocca a Ghiani delle battute originali (anche se freddure giustamente brutte come richiesto dalla situazione) andando a rispolverare cose tipo “un tizio entra in un caffè, splash” o i due pesci uguali perché sono “i-dentici” che si raccontavano già tra i banchi di scuola di, ahimé, trent’anni fa.

Con ciò non si vuole stigmatizzare l’operazione revival per quel che riguarda la figura di Banfi che, anzi, è l’unica cosa meritevole della visione. Il buon Lino resta notevole carattere e grande attore nell’incarnare lo Zagaria con una maschera malinconica ed ironica al tempo stesso, sempre pronto alla battuta, al gioco di parole, al non sense proprio come ai bei tempi.

Grimaldi si impegna più nel mostrare le bellezze del Salento per compiacere evidentemente la APULIA FILM COMMITION finanziatrice dell’operazione che non in particolari vezzi registici.

Product placement abbondante partendo dalla HYUNDAE del commissario (la casa automobilistica accetta anche una gag su una portiera difettosa perché in realtà probabilmente è Zagaria a non essere capace di aprirla e non un problema dell’auto), attraverso le location che hanno prestato i locali come la palestra NEST, le brand locali come ITTICA DE.MAR. e vestiarie per motociclisti come DAINESE e MARVILLE, arrivando all’onnipresente COCA COLA.

Stefano Barbacini

Il commissario Zagaria

Produzione: R.T.I. - Reti Televisive Italiane
Distribuzione: Mediaset
Data di uscita: 19/10/2011
Cast:
Lino Banfi

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