Nel terzo e quarto episodio della nuova stagione di The Waking Dead attualmente in programmazione su FOX Italia, l'azione inizia a prendersi delle pause, e sebbene siano sempre presenti momenti di tensione, parentesi gore, e scene con zombi, la storia inizia parzialmente a ricadere in quelle (inutili) lunghissime parentesi narrative dilatate nel tempo che hanno ampiamente affossato la prima stagione. Signori sceneggiatori, mettetevi l'anima in pace: non state scrivendo il novo Lost, ma un survival horror post-apocalittico, genere che ha le sue regole ben precise e non si presta molto ad eccessive edulcorazioni o finezze narrative, ma si regge invece sul ritmo incalzante e le situazioni sempre più claustrofobiche e drammatiche. Invece pare che qui si stia di nuovo, dopo un inizio al fulmicotone, ricadendo nel loop delle storie personali dei vari personaggi. E intendiamoci, ci sta anche bene, a patto di non finire in territorio di tv-drama stile ER e lasciare i living dead allegramente sullo sfondo.
Nei due episodi (Sopravvivere e la rosa Cherokee) in analisi, il focus dell'azione è sempre sulla fattoria che accoglie il gruppo di sopravvissuti guidato dallo sceriffo Rick, ospiti di una piccola comunità di contadini, e sul tentativo di salvare il figlio di Rick ancora in pericolo di vita dopo l'incidente di caccia di cui era restato vittima. Fortuna che ci pensa il contorto Shane (miglior amico nonchè involontario amante della moglie di Rick) a movimentare un po' l'episodio. Nella scorsa puntata era rimasto bloccato con Otis (un allegro redneck) in un centro di raccolta abbandonato e infestato da zombi, mentre cercava di recuperare medicinali e macchinari medici per l'operazione che salverebbe il figlio dell'amico. E dopo una bella e lunga sequenza di fuga, in cui i due malconci e a corto di munizioni vengono messi alle strette da un'orda di morti viventi, Shane ci spiazza tutti: spara un colpo di pistola nella gamba di Otis, lasciandolo ferito per strada a fare da spuntino per la masnada di orridi inseguitori. E così è, dato che in puro stile Day Of The Dead di Romero il poveretto viene dilaniato vivo dagli zombi, mentre Shane rientra alla fattoria facendo la parte dell'eroe ferito che salva la situazione di ritorno coi medicinali, glissando sulla trascurabile faccenda del come sia riuscito a rientrare. E bravo il nostro ex vicesceriffo!
Ma l'episodio si segnala sicuramente per la presenza di un bel placement in evidenza, ovvero il pacchetto di sigarette Marlboro (Philip Morris International) che l'anziano Dale si rigira tra le mani (e ci lascia vedere) mentre è di vedetta sul tetto del camper sull'autostrada fantasma. Della serie, se il mondo è andato a puttane per gli zombi, almeno lasciateci fumare in pace una sigaretta. Finalmente un marchio facilmente riconoscibile in questa seconda stagione di zombie-apocalypse.
Un bel non morto impiccato (e scalciante) incontrato nei boschi fa da corollario a questo episodio.
Il quarto episodio è decisamente di transizione, e questo si cade veramente preda dell'"effetto Lost" e del voler per forza caratterizzare (e sovraccaricare) fortemente i personaggi ad uso del telespettatore, invece di lasciare che si evolvano liberamente nel caos, gettati nell'azione senza troppe spiegazioni, come il genere horror-catastrofico della serie permetterebbe. Shane inizia ad accusare il colpo per la porcata fatta al povero Otis, il cacciatore-motociclista Daryl si scopre più umano di quanto pensava, ed è ancora l'unico dedito alla ricerca della piccola Sophie (che speriamo ardentemente di ritrovare in versione zombi!) scomparsa nel primo episodio della nuova stagione. Addirittura arriva a cercare di confortare la madre di Sophie affinchè non perda la speranza mentre la ricerca procede. Ed il colpo di scena finale, immancabile, ci mostra Lori, la moglie di Rick, che di nascosto, la notte, in un campo, effettua un test di gravidanza che da ovviamente esito positivo lasciandola inpanicata dura. Di chi sarà il figlio della living dead apocalypse? Decisamente di Shane ipotizziamo noi, non dimentichiamo che il maritino è rimasto parecchio in coma in un letto d'ospedale, mentre la moglie ed il di lui miglior amico se la spassavano pensandolo trapassato.
Anche in questo episodio continua la consuetudine di servire su di un piatto d'argento una scena splatter per i die hard horror fans, la chiameremo quindi "lo zombi della settimana" dato che presumiamo continuerà; ed a questi inserti gore si riferivano probabilmente cast e staff della serie quando prima della premiere han promesso a gran voce tinte più fosche e molti più zombi per questa nuova stagione. In questo quarto episodio lo zombie della settimana è un povero diavolo che viene scoperto in un pozzo della fattoria, abbandonato li non-morto da chissà quanto, bello gonfio e putrescente, e che diverrà protagonista di un simpatico siparietto nauseabondo quando i sopravvissuti cercheranno di toglierlo dal pozzo (per non contaminare lo stesso), con esiti tra il comico e i film della Troma. Ringraziamo sentitamente la produzione per queste trovate, ma speriamo comunque di vedere più distruzione ed orrore nei prossimi episodi, che l'atmosfera è ancora decisamente troppo bucolica e rilassata. Ed il paragone con la serie evento zombie low-cost inglese Dead Set, rimessa giustappunto in onda in una maratona notturna di Halloween da MTV Italia una settimana fa, è ancora nettissimamente a favore di quest'ultima, nonostante l'immenso sforzo economico-produttivo riversato su The Walking Dead.