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TELEVISIONE
8 Aprile 2015 - 17:44

DALLA PUBBLICITA DEL PASSATO IL FUTURO DEL PRODUCT PLACEMENT

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The Lucky Giovanni Rana Strikes
DALLA PUBBLICITA DEL PASSATO IL FUTURO DEL PRODUCT PLACEMENT

Che dire? Dopo anni di studi, valutazioni e monitoraggi per le varie Associazioni/Televisioni, (e diciamo onestamente, tante incazzature) ecco arrivare in pochissimo tempo due casi emblematici di product placement che sono belli, intelligenti e, allo stesso tempo, accattivanti per lo spettatore. Due casi 10 e lode Dy's che allargano la casistica dei piazzamenti di prodotto e brand degni di essere inseriti ed insegnati obiettivamente in una lezione universitaria.

Due casi che riguardano le due fiction di punta del periodo, una americana ed una italiana, entrambe coraggiose, prodotte infatti dallo stesso gruppo (20th FOX e SKY), che partono dalle pubblicità del periodo narrato per fare dell'ottimo placement odierno: American Horror Story: Freak Show e 1992.

Partiamo dalla quarta stagione della serie culto AHS e dalla professionalità dei loro autori Ryan Murphy e Brad Falchuk che con gli anni ci hanno dimostrato una ricercatezza e una competenza nel saper giocare con le epoche e gli stili, frullando finzione e realtà sia con persone reali (dalle povere Black Dahlia nel primo Murder House e Anna Frank nel secondo Asylum, alle pericolose Madame Delphine LaLaurie, Maria Laveau e Axeman del terzo Coven fino al mostruoso Edward Mordrake del quarto Freak Show) che con le storie dei prodotti, siano le disgrazie legate al  Hope Diamond (The Axeman Comet), le notizie sui mosaici di Louis Comfort Tiffany (Murder House) ai coltelli Ginsu (Home Invasion) ai Mike Spikes steel ball stretcher (Rubber Man) il Rock-Ola (The Name Game) le bambole Armand Marseille (Protect the Coven) fino alle competenze sulla storia e sulle acquisizioni della moda (da Ego von Furstenberg a JCPenney) da parte della più cool delle streghe Myrtle Snow (Go to Hell) riuscendo a fare delle operazioni di product placement davvero geniali come quella del farmaco potentissimo (a tal punto da non poter essere nominato) Benadryl dato da Spalding alla LaLaurie per uccidere l'immortale Laveau. Assolutamente geniale.

Pochi sono gli errori del diabolico duo e, sempre motivati, come quelli furbi sulle location dei ristoranti di cui abbiamo parlato nell'articolo su Coven o quello superanacronistico ma bellissimo il numero di apertura dei Freak Shows di Elsa MARS ispirato al videoclip Life on Mars? di David Bowie arrivato 21 anni dopo. Ma nell'AHS ha senso come il fatto che la cantante di Seven Wonders (Stevie Nicks dei Fleetwood Mac) sia una strega della congrega del terzo.

La quarta stagione comincia proprio con Elsa Mars, Jessica Lange, che dopo aver interpretato una madre omicida, una suora sadica e una suprema crudele interpreta un'inquietante direttrice del circo degli orrori, che arriva in ospedale per mettere sotto contratto (protezione) due gemelle siamesi attaccate per tutto il corpo (in pratica una donna con due teste interpretata da Sarah Paulson) e salvarla dalle autorità che la stanno cercando per l'omicidio della madre. 

Elsa Mars è una diva mancata ed ha un debole per tutte le sue "colleghe" citandole e raccogliendo ritagli su di loro in continuazione.

Arrivata all'ospedale l'infermiera Penny le fa notare che non si potrebbe fumare. Lei risponde "No cara, sono Lucky Strike, non fanno male". L'infermiera annuisce. (Monsters Amoung Us)

Siamo nel 1952 e per capirla dobbiamo fare riferimento al primo libro di Gerardo Corti "A sud di Band Aid - Il product placement nella comunicazione aziendale del 1997". Nel primo capitolo dedicato alla storia, nel paragrafo dedicato alle star in quegli anni scrive: "Solo in quegli anni la Lucky Strike aveva sotto contratto stelle del calibro di Constance Talmadge, Carole Lombard, Gary Cooper, Robert Taylor e Barbara Stanwych, mentre la Chesterfield poteva contare sulla presenza di Rita Hayworth, Susan Hayward, Richard Widmark, Tyrone Power, Alan Ladd, Bob Hope, Joan Crawford, Glen Ford e Gregory Peck. Constance Talmadge dichiarava tranquillamente alle donne: “Accendi una Lucky Strike e non sentirai la necessità dei dolci che ti fanno ingrassare"

Elsa e Penny sono vittime dei loro tempi ed il guaio è che Brad e Ryan lo sanno.

Altro caso di pubblicita che ritorna è quella storica di Giovanni Rana nella fiction evento di Sky 1992. La storia la sapete e la tratteremo (così come AHS - Freak Show) in un articolo a parte quando sarà conclusa la serie. Si parla, al contrario dell'hope placement della fiction RAI, di fatti drammatici della storia italica, come era già successo con la banda della Magliana, Gomorra o il mostro di Firenze, in questo caso del 1992, un anno che ha cambiato profondamente l'Italia. 

La serie segue le vicende di vari personaggi storici come Antonio Di Pietro o Gherardo Colombo e le vicende di altri personaggi più o meno inventati o più o meno ispirati: un parlamentare della Lega, un attricetta pronta a darla a chiunque per una parte, un poliziotto con l'AIDS in cerca di vendetta e un manager di Publitalia, che è quello che interessa a noi in questo contesto: Leonardo Notte interpretato da Stefano Accorsi.

Questo è il vero finto product placement all'interno della fiction Wilside / Sky: quello di Publitalia '80, da qui, della nascita di Forza Italia ideata a seguito di un'aneddoto sulla banana Chiquita raccontato nella prima puntata.

Sarebbe il primo se non fosse che i manager non ne escono benissimo e, sarebbe stato interessante, vedere la stessa visione fatta dal lato opposto. Belli però i product placement che si è riuscito ad inserire sfruttando i concorrenti. Nella prima puntata Leonardo devia un non identificato produttore di brugole da "Casa Vianello" a "Non è la Rai" giocando sugli istinti erotici dei clienti e la cosa funziona. Nella puntata sei però il cliente è più tosto. E', infatti, Giovanni Rana a presentarsi davanti ai manager di Publitalia con delle idee ben precise (quelle delle famose pubblicità con lui protagonista di film famosi) disposto a difenderle nononstante la diffidenza di alcuni che citano il Baffo Moretti. Alla fine vince Giovanni Rana, così come il suo placement.

Siamo andati a controllare nel nostro database e il pastificio Rana non aveva mai fatto un placement così bello.

Un po' ci spiace (anni fa avevamo proposto con la nostra agenzia un passaggio al product placement personale in un film famoso ricevendo un blocco totale sul product placement da parte del marketing) ma siamo contenti che la stessa cosa l'abbiano fatta oggi col garbo del signor Giovanni Rana dando una lezione ai placement non azzeccati, alle smenate cesaroniane su caldaie e recuperi di partimoni o prediche postali di Don Matteo bottiglie fra pacchi o mutande su isola dei famosi a cui ci hanno abituato per anni.

Speriamo che il bpsacrifice sia servito a qualcosa e che la lezione sia servita (anzi la bis)

Come direbbe Leonardo Notte:

Du lesson is megl che one 

Max Renn II

1992

Regia: Giuseppe Gagliardi
Produzione: Sky Italia
Data di uscita: 04/03/2015
Location: Milano

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