L'episodio 11 della seconda stagione di Glee andato in onda la scorsa settimana su FOX era lo "special natalizio", ovviamente a noi arrivato abbondantemente fuori tempo. Senza alcun guizzo, gli sceneggiatori riciclano la favoletta del Grinch (molto popolare in USA) mettendo al suo posto la diabolica Sue Sylvester (che è poi l'unica ragione per cui ancora riesco a guardare lo show) decisa a rovinare il Natale rubando i regali di tutti i protagonisti. Banale. E siamo a secco anche con brands e piazzamenti per l'episodio. Per fortuna che ci viene in soccorso il weekend del Superbowl (è stato giocato questa passata domenica notte) e per una volta, invertendo i ruoli, abbiamo potuto assistere al product placement di Glee attraverso la finalissima del campionato di football americano della NFL. Trasmissione tra le più viste al mondo, e più vista in assoluto in USA, il Superbowl ha prezzi per gli spot pubblicitari che partono da 2 milioni di dollari per trenta secondi, e da una visibilità assoluta. Si parla di una finale sportiva che è vista, in media, da 2 americani su 3. Non si sa bene con quali agganci sian riusciti nell'operazione, ma fatto sta che prima dell'inno nazionale (cantato da Christina Aguilera), gli spettatori si son ritrovati Lea Michele (la Rachel star di Glee) che cantava America the Beautiful, una specie di pre-inno (cosa assai strana). Et voilà, lo spot in diretta mondiale al Superbowl per il serial Glee è servito. In attesa dell'episodio dello show, che in USA è andato in onda subito dopo il Superbowl, ed in cui c'è la tanto anticipata coreografia di Thriller di Michael Jackson. Per la cronaca molto peggio è invece andata alla Aguilera, che ha addirittura sbagliato per l'emozione due strofe dell'inno nazionale, cosa che se fai durante la diretta del Superbowl ti macchia in maniera indelebile e non aiuta certo la carriera. La finale per la cronaca è stata vinta dai Green Bay Packers sui Pittsburgh Steelers per 31 a 25.