Una ragazza fugge nel bosco. Una coppia sta amoreggiando finchè non sente delle grida. Cerca di capire cosa è successo e trovano la ragazza morta con accanto il cugino dark americano. Ovvio che la polizia lo arresta.

Comincia così il secondo appuntamento con la fiction - film tv della serie "Sei passi nel giallo": Sotto protezione diretto da Edoardo Margheriti, figlio di uno dei maestri del cinema di genere Antonio Margheriti (forse più noto con lo pseudonimo di Anthony M. Dawson) ed autore di due thriller televisivi decisamente non eccezionali come Negli occhi dell'assassino e La donna velata.

Un anno dopo l'arresto una supergiornalista americana Eleanor Klark (Katrina Law) decide di fare un servizio giornalistico per salvare il giovane americano e scovare il vero assassino. Ovviamente la cosa non va giù al vero colpevole che comincia a minacciarla uccidendole il gatto e scrivendo sul muro di andarsene.

Ottima mossa così anche la polizia dovrebbe capire che allora realmente il vero assassino è ancora in giro ed invece per un po' se frega. 

Le viene così affidata una guardia del corpo interpretata da Adriano Giannini cominciando così il solito gioco di amore e odio fra i due per il quale non ci vuole ne un fine psicologo ne un accanito cinefilo per capire dove si andrà a parare.

Intanto la morte dell'amico della giornalista (che ha avuto la buona idea di ricattare l'assassino dandogli appuntamento in una cava abbandonata di notte) e la una scoperta sulla sessualità del dark (presa direttamente da una puntata di CSI Miami se no erro) convincono la polizia a riaprire il caso. E così, passando per tutti i meccanismi del genere si arriva alla soluzione finale.

Come per il precedente Presagi, il film è pieno di citazioni cinefile: dalla maschera di Scream al disegno di Skeleton, dal poster di At the Circus dei fratelli Marx a quello di The Red-Head Woman, fino allo pseudonimo Tim Burton. Il nostro preferito però rimane quello durante la partita di biliardo che segnerà l'inizio dell'amore fra i due (ma perchè proprio li?) con una musica che richiama Mad Puppet dei Goblin dalla colonna sonora di Profondo Rosso di Dario Argento.

Fra i product placement presenti la Volvo della protagonista, il maggiolone della guardia del corpo che dice di avere la Rolls dal meccanico ma soprattutto Martini che compare sia come neon nel pub che come manifesto nella cucina della villa della giornalista. Curioso, no?

Nonostante che apprezziamo l'impegno dobbiamo dire che speriamo in un miglioramento di storia citazioni e product placement per i prossimi episodi

Alla prossima

Nano Nano