“Debutta domani il festival dei giovani”, così titolava La Stampa il 24 settembre 1982. Era nato il Festival internazionale Cinema Giovani divenuto poi Torino Film Festival.
Così, edizione dopo edizione, quello che molti definiscono il principale festival cinematografico metropolitano italiano, dedicato al cinema giovane, indipendente, agli autori esordienti, alle tecniche sperimentali, è diventato adulto.
Questa è l'introduzione al Festival che potete trovare sul sito ufficiale del 37° TFF, Torino Film Festival (https://www.torinofilmfest.org/it/) che si svolgerà dal 22 al 30 novembre 2019.
Quello che per noi è il più completo festival italiano e forse l'unico veramente indispensabile (l'unico a dare una panoramica a 360 gradi sul cinema mondiale in tutte le sue sfaccettature, con sezioni dedicate al cinema giovane, sperimentale, cortometraggi, documentari, di genere...) s'appresta a compiere i suoi 37 anni non avendo più la dicitura Cinema Giovani con cui era nata perchè, appunto, ora è qualcosa di più completo pur non trascurando naturalmente quello per cui era nato (dando anche aiuti finanziari come per i film presenti nella sezione TorinoFilmLab).
Il film di apertura sarà Jojo Rabbit di Taika Waititi, il regista neozelandese autore di Thor: Ragnarok e del mockumentary vampirico What We Do in the Shadows, con il quale vinse il premio per la migliore sceneggiatura al Torino Film Festival 2014 e da cui è nata una serie ora visibile anche in Italia su Fox.
La retrospettiva di quest'anno si chiama "Si può fare!" ed è dedicata all'horror classico dal 1920 al 1970 e ha come musa tutelare la figura di Barbara Steele il cui volto è ad icona del manifesto del festival.
Quindi con più di 180 titoli tra corti e lunghi presentati in 2 cinema multischermo (il Reposi e il Massimo) per un totale di 8 schermi più uno (il Classico per le proiezioni stampa) ce nè per passare 9 giorni felici per cinefili e semplici curiosi appassionati di cinema.
Noi ci saremo