Il 18 novembre inizia il Torino Film Festival 2016, sempre diretto da Emanuela Martini, che in poco più di una settimana presenterà la bellezza di duecento film, una panoramica decisamente vasta della produzione cinematografica mondiale.
La suddivisione del programma è, al solito, divisa in sezioni. La principale è come sempre quella del concorso, Torino 34, 16 film da cui uscirà il vincitore del premio al miglior film con nuove produzioni un po' da tutto il mondo.
Poi abbiamo quella numericamente più ampia che è Festa Mobile, vera panoramica della stagione attuale andando a recuperare film inediti in Italia o comunque meritevoli di visione. In questa sezione possiamo citare la fluviale opera di Lav Diaz (8 ore e 5 minuti) A lullaby to the sorrowful mistery girata prima del Leone d'oro di Venezia The woman who left. Poi alla rinfusa: l'ultimo film di Brillante Mendoza Ma' Rosa, Elle di Verhoeven, gli italiani La felicità umana di Maurizio Zaccaro e La lingua dei furfanti di Elisabetta Sgarbi, il documentario cinefilo di Steve Dalla Casa (che gioca fra mura amiche) Nessuno ci può giudicare e il nuovo film dell'outsider Daniele Segre Nome di battaglia donna, i francesei Rester Vertical, nuova acclamata opera del regista Alain Guiraudie (Lo sconosciuto del lago) e Les fils de Jean di Philippe Lioret, il nuovo Ben Wheatley, fedelissimo del festival, Free fire, il Romeo e Giulietta di Branagh ambientato in Italia negli anni '50, Death in Sarajevo dell'ormai affermato Danis Tanovic.
La sezione After Hours è come sempre dedicata ai film horror e thriller o comunque di genere, vi troveremo ancora un Sion Sono dal titolo esplicativo Antiporno, King Cobra di Justin Kelly che sempre col porno ha a che fare (storia di una casa di produzione di porno gay), l'ultimo Kevin Smith, il piuttosto fuori di testa Yoga Hosers con le figlie dello stesso Smith e di Johnny Depp come protagoniste, The transfiguration di Michael O'Shea, film su di un ragazzino nero che si crede (o è?) un vampiro, i J-Horror Sadako vs. Kayako sfizioso incontro tra le ragazzine fantasma di The Ring e The Grudge di Koji Shiraishi.
TFFDOC vero e proprio festival nel festival questa sezione dedicata al cinema documentario (quest'anno affiancata da Italiana.Corti e, soprattutto, dal Torino Short Film Market che completa il tragitto tra i modi di far cinema, dedicandosi al cinema corto).
Infine le due sezioni più "marginali", ma non meno importanti, la prima è Onde dedicata alle opere più estreme e ai film indipendenti di difficile fruizione tra cui troviamo Daguerrotype di Kyoshi Kurosawa, Le fils de Joseph di Eugene Green, O ornitologo capolavoro del grande Joao Pedro Rodrigues e una mini retrospettiva di uno dei maestri del Found Footage Harun Farocki; l'altra sezione è Torinofilmlab con produzioni finanziate dal festival per autori esordienti.
Ma non finisce qui perchè vi sono poi le retrospettive che sono due, una sul cinema punk in cui verranno ripresentate pietre miliari come The blank generation, Rock'n'roll High School, Jubilee, Sid & Nancy... ed una sul cinema di fantascienza dedicato alle opere che preconizzavano un futuro prossimo, la sezione chiamata Cose che verranno e ripresenta La jetée, Il dormiglione, La fabbrica delle mogli, Generazione Proteus, tra gli altri.
Insomma, una bella orgia di cinema e product placement che cercheremo di recensire il più possibile per Dy's News. Ma chi ha la possibilità non manchi quello che probabilmente è il più completo festival cinematografico d'Italia.