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12 Aprile 2011 - 22:38

MISEX

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Autopromozione di tutto di più
MISEX

Sabato sera, a causa di impegni improvvisi dovuti alla mansione da master of fantacalcio, fantabaseball and fantachissacosaltro del nostro inviato ufficiale a festival rassegne, mostre e convegni e cosi via, al vostro affezionazionatissimo non è rimasto nient'altro che fare le sue veci e partire con armi e bagagli in direzione del Centro Convegni del Forum di Assago per l'edizione 2011 del Mi-Sex.

Cosa c'entra con il product/location placement? Niente, ma è sempre interessante vedere cosa succede nel mondo della comunicazione, soprattutto estrema. Si parte subito con un'idea bomba. Non del tutto nuova ma sempre bona: Nude alla meta. Ingresso omaggio per tutte le visitatrici che accettano di entrare completamente nude. Invito allettante, visto il prezzo del biglietto (30 euro), E, infatti alcune visitatrici approfittano dell'occasione deliziando (solo alcune, a dir la verità) gli altri visitatori. 

Una volta entrati la fiera ha un po' deluso: pochi stand con le classiche cose: 5 DVD animal per 20 euro, 5 DVD gang bang per 30, cestone modello supermercato con i vibratori in offerta, qualcosa di lingerie e, il pezzo migliore: cioccolato a forma di fallo sia al latte che fondente di tutte le dimensioni, uno spazio con gonfiabili cavalcati da panzettine denominato Luna Pork, il palco delle esibizioni, altri palchettini laterali e uno spazio dedicato ai massaggi bunga bunga.

Mentre mi aggiravo fra minislip troppo stretti per contenere culoni troppo larghi, televisioni strip, visitatrici nude, tette al vento, transessuali e drag queen, donne gatto, Erone (Erone chi era costui?), macchine fotografiche in sovraccarico, culturisti, la colletta dei 5 euro più sorso di birra di Maurizia Paradiso, signorine desnude che venivano a proporsi per incontri intimi in qualche luogo appartato (purtroppo quello stronzo del direttore di Dy's News non finanzia questo tipo di giornalismo investigativo), allupati ubriachi e il  mio accompagnatore che cercava di ottenere il numero di cellulare da Mercedes Ambrus e  da Vittoria Risi millantando conoscenze comuni, ho potuto studiare un curioso vortice di autopromozione. Tutto promuove tutto e i metodi di promozione sono i più bassi ed efficaci possibili. Uno spasso! Tutto porta ovviamente li ma è tutto il baraccone che ne trae giovamento.

Maurizia Paradiso (direttore artistico), sul palco per presentare Vittoria Risi (il cui numero è stato senza dubbio il migliore, anche se purtoppo mi manca quello della più bella, una sensualissima ragazza del club404.it di Codogno, una silfide rossa con calze strappate e reggiseno arcobaleno che purtroppo nelle volte in cui sono passato non si è mai spogliata n.d.r.) nelle vesti di amazzone, dopo un po' di sana satira politica (bunga bunga a parte chiama Lampedusa gli addetti alla pulizia extracomunitari poi, per la verità, lodandoli per il lavoro) arringa la folla urlando "e voi maiali lo sapete che l'anno scorso proprio su questo palco durante il misex è stato girato un film su Moana Pozzi? (I segreti di Moana di Riccardo Schicchi, 2009) Con Vittoria Risi che fa la parte di Moana (gira voce che l'attrice sia anche stata la prima scelta per il Moana di Sky, parte poi andata a Violante Placido n.d.r.) e mentre si esibiva per voi le telecamere filmavano e le vostre facce di cazzo finivano nel porno in DVD." Boato del pubblico in delirio. Non detto: "Compratelo!"

Cazzo, ci sarebbe da scrivere un saggio su questa "cazzo" di promozione!

E questo è solo uno dei numerosi esempi che non possono non culminare con la rivista regalata ovunque Hot Italia Magazine dove oltre al product placement delle macchine, alcolici, location nelle foto, il migliore è senza dubbio quello delle modelle, dei modelli e dei shemodell dei servizi. L'unica rivista (forse) dove sono pubblicati i relativi numeri di cellulare. Purtroppo neanche per questo servizio giornalistico sto giornale sgancia una lira (da domani sono in vendita), e così alle tre mi sono ritrovato da Princi a mangiare la pizza al prosciutto ammirando le modelle e studentesse che bazzicano da quelle parti. Poco dopo e cento metri dopo vediamo Ruby dalle parti dell'Hollywood dove non si sa cosa sia successo.

Perfetto finale per una serata sulle deviazioni della comuicazione.    

Milton Arbogast

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