Il magazine del product placement
Cinema, Televisione e tutto quanto fa intrattenimento e promozione
giovedì 21.11.2024 09:37
Chi siamo
Home
Mission
Redazione e contatti
Dy's Group
Dy's Chronicles
Dy's World
Dy's Pro
News
Cinema
Televisione
Arte
Editoria
Giochi
Videoclip
Eventi
Speciali
Altre
Tutte
Canali
Canali Televisivi
Canali Tematici
PPlacement
Associazione
FAQ
Blockbuster Estero
Vuoi fare pplacement?
Hit Parade
America
Europa
World
Bloopers
Rassegna Gruppo
Dy's Chronicles
Dy's World
Dy's Pro
Brand Movie Database
Top Secret DYA
21/12/2012
Shopping Vintage
Anche gli zombie comprano
24TV
2500 Brands
Festival
Product Placement Lecco
Far East Udine
1000occhi Trieste
Ravenna Nightmare
Festival del cinema di Venezia
Festival Internazionale del Film di Roma
Torino film festival
Mostra internazionale del nuovo cinema - Pesaro
BFF - Bergamo Film Meeting
Festival de Cannes
Internationale Filmfestipiele Berlin
Festival del Film Locarno
Notte degli Oscar
Neuchatel International Fantastic Film Festival
Festival del cinema Svizzero contemporaneo
LUFF Festival del cinema di Losanna
Trieste Science Fiction Festival
EVENTI
2 Settembre 2010 - 02:44
Venezia PP Squad 2010
Giorno 1
Nel marasma del Lido e del Festival del cinema di Venezia vissuti 24/24 fino ad arrivare a non distinguere più il giorno dalla notte, manco si fosse a Las Vegas, cominciamo da quest anno a recensire le giornate a blocchi lasciando spazio, per i film particolarmente degni della nostra attenzione, a recensioni approfondite una volta finita la nostra missione. Bigino del primo giorno, quindi, che ha visto una serie di uomini "distrutti" anche grazie a prodotti e marche. Ma partiamo dai film praticamente unbranded ma legati a profondi significati comunicativi come il corto The Accordion di Jafar Panahi che, dopo i casini per Cannes, è stato doverosamente accolto in laguna. Fuori concorso è stato poi proiettato in anteprima Jinqwu fengyun - Chen Zhen, l'ultima fatica di Andrew Lau, che dimostra ancora una volta la vicinanza (con tanto di scambi di visite) fra questa gestione del festival di Venezia e il Far East Festival di Udine. Anche in questo caso la storia non si presta moltissimo al product placement e la cosa che ci è piaciuta è il locale Casablanca che, oltre alla citazione, ricorda come sagoma vagamente il Rex di Parigi. La vida de los peces è un film cileno molto interessante che però lascia pochissimo spazio, all'interno di un appartamento, nella rievocazione dei loro eventi, al product placement. Cassavetes, Warhol, o Tartarughe sul dorso? Lasciamo giudicare a voi. Ci salvano la giornata, per quanto riguarda i prodotti, Le bruit des glacons di Bertrand Blier, dove un uomo riceve la visita del suo cancro in forma umana, e The happy poet. Per quanto riguarda Le bruit des glacon, la commedia a tratti si spegne, ma la cosa interessante da notare è il continuo uso di vino e champagne da parte dei due, e quando il protagonista apre il frigo scopriamo che ne è pieno. Un altro ossessionato dai prodotti è il protagonista di The Happy poet che vorrebbe vendere hamburger biologici e si trova al supermercato fra decine di marche che non lo sono, mentre gli amici lo sconsigliano a favore degli hamburger normali. Ma nel corso della giornata c'è stato anche l'omaggio a Gassman e per l'occasione è stato riproiettato Profumo di donna, capolavoro di Dino Risi remakato anche in America con Al Pacino. Questo si che era un bel film carico di product placement. Abbiamo scelto quella della foto in onore a Moretti (Ecce Bombo) e in parziale difesa a Manfredi.
JMN
©
www.dysnews.eu