Leo è un giovane boxeur che dopo aver perso al primo round un incontro scopre di avere un tumore al cervello. Monica è una povera call-girl eroinomane che non riesce ad uscire dal tunnel in cui è entrata e sta per fare una brutta fine. Una sera casualmente Leo salva la vita a Monica che sta per morire e, di fatto, si innamora di lei.
Per un qualunque film mieloso la cosa sarebbe finita qui con probabilmente delle lungaggini di crisi, pianti, ricadute, cure mediche e quant'altro.
Qui invece siamo nel territorio di Takashi Miike e il complotto nel quale è caduta Monica fa parte di un piano per far sparire un'enorme Carico di eroina da parte di gang cinesi, giapponesi e della polizia.
Ovvia la gara al massacro con tutto ciò che ne consegue, tanto cara al regista culto, fatta di sparatorie, arti marziali, mutilazioni e colpi di scena.
Tanto anche il product placement visto che l'ultima lunga scena finale si svolge in un magazzino di una sorta di centro commerciale. Giusto per citarne una l'immancabile Coca-Cola.
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