Madrid, una mattina come tante altre, 9 del mattino.
In un bar, neanche troppo chic, un gruppo di persone eterogeneo si ritrova per la colazione, quando all'improvviso qualcuno nella piazza spara uccidendo una persona vicino all'entrata.
Poco dopo anche l'operatore ecologico che stava cercando di aiutare il ferito viene ucciso e così al gruppo non resta che barricarsi dentro in attesa di sviluppi... e gli sviluppi arrivano poco dopo.
Un gruppo delle forze speciali spagnole sigilla il locale chiudendoli ermeticamente dentro.
In pratica si trovano nella stessa situazione dell'altro film geniale spagnolo Rec di Balaguerò, chiusi dentro in balia dell'epidemia zombi che, in questo caso, risulta data da un militare infetto chiuso all'interno del bagno.
Comincia così una lotta per la sopravvivenza fra gli avventori che si rintanano in cantina cercando una fuga impossibile attraverso le fogne (visto che nel frattempo il bar è stato bruciato con i lanciafiamme) e una gara ad avere una delle tre fiale di antivirus trovate addosso al militare.
Film geniale nel quale de la Iglesia si diverte come suo solito a creare situazioni divertenti, assurde e feroci per mettere i personaggi uno contro l'altro, fra i quali si distinguono la figona "aristocratica" del gruppo (Blanca Suarez) e il barbone alcolizzato e fuori di testa (Jaime Ordonez).
Inutile dire che è stato fra i più belli film in concorso (a dire vero di livello molto alto: Mon Ange, Mon Mon Mon Monster, Tragedy Girls) al Neuchatel International Fantastic Film Festival.
Tanto anche il product placement con moltissima Coca-Cola bevuta da tutti, il Jameson bevuto dal barbone e WhatsApp anche se ad un certo punto non funziona neanche lui.