Manticora è l'ultimo film della filmografia del madrileno Carlos Vermut, autore a cui il Torino Film Festival 2022 dedica una personale. E’ questo probabilmente il suo film più compiuto riuscendo a miscelare la freschezza “nouvelle vague” alle opere più dark del cinema spagnolo (Villaronga).

Una storia d’amore, lui è Julian ed è un disegnatore per personaggi di videogiochi. Specializzazione mostri, perché sono più facili da rappresentare, disegnare le persone è più difficile. Già questo ci fa capire come il nostro viva recluso davanti a PC e visore VR. Quando deve rapportarsi con gli altri fa più fatica. Lei è una ragazza all’apparenza solare e libera che però cela dentro di sé dolori e drammi (accudisce quasi a tempo pieno il padre allettato).

Il loro incontro sembra cambiare la vita ad entrambi. Il loro incontro sembra portare ad una felicità di coppia ma non sarà così, si trasformerà in un perturbante finale che non vi racconteremo.

Manticora è un film intimo e oscuro, doloroso e pessimista, ci ricorda come sia difficile realizzare un sogno di felicità perché la felicità può essere raggiunta solo se si resta da un livello superficiale, appena si scava nell’animo umano si trovano dolore e debolezze.

Solo il dolore e il dramma possono portare alla perfetta unione… definitiva.

Cibo da asporto giapponese (Kensuke) e un negozio di fumetti (Vineta) nel product placement del film dove si cita anche Zoom. Il protagonista lavora per la Kobo games.