Presentato in concorso al Nifff Neutchatel International Fantastic Film Festival una settimana prima della sua uscita in Italia, questo bel film sulle suore "demoniache" ambientato a pochi passi dal Vaticano.

La storia è semplice e si merita quasi un posto nella sezione dedicata ai "remake" di Suspiria nel primo speciale dedicato ai registi (A come Argento) di Dy'Chronicles.

Cecilia arriva dall'America per prendere il noviziato in un remoto convento romano. Appena arrivata a Roma viene prelevata dalle parti del Vaticano con una Mercedes anni '70 che più che di product placement puzza di The Omen quando Gregory Peck arrivava in piazza di Santa Maria in Trastevere e portata nel convento dove la sera prima cercava di scappare un'altra novizia che pero veniva uccisa, prima di arrivare al cancello, da tre misteriose "madri". (ricorda qualcosa?)

Comunque una volta entrata nella comunità si rende subito conto che qualcosa non va in quel convento che oltre che dalle suore misteriose è comandato da un diabolico Padre Tedeschi (Alvaro Morte ben distante dal professore de la casa di carta), dal terribile Cardinal Merola e dalla inquietante Madre superiora. Fatti inquietanti, punizioni, morti misteriose e, come se non bastasse, rimane inspiegabilmente incinta. Oltre non si puo dire per non rovinare i segreti del convento. La cosa che si puo dire è che Immaculate è stata una piacevole sorpresa del festival per questa volontà, nonostante alcune pecche, di ricreare il genere conventualgotico con tutte le caratteristiche del genere: mistero, perversione, nudo e torture. Decisamente 7 sia da me che da Barbacini. Il product placement migliore quello dello Zippo.