Un anno e poco più nella vita di Yoshiko, donna di mezza età in crisi esistenziale che lei stessa ci racconta con voce over. Bruttina e rassegnata al passare del tempo, a restare zitella e senza bambini, modesta impiegata e piuttosto insignificante come donna (quando avviene la distribuzione per strada di fazzoletti in regalo alle donne a lei non lo danno…), alterna pensieri da depressione completa (“Innamorarsi è una cosa priva di senso”; “Il mare mi ricorda la morte e ci vado una volta all’anno per sapere se ho ancora voglia di vivere”) a momenti di stralunata felicità interiore, momenti sollecitati grazie ai numerosi cicchetti serali. Con poche amiche e piena di sentimenti che manifesta con le cose (empatizza con la propria bicicletta, una sedia, il proprio fegato…), la sua vita ha una piccola svolta quando comincia a frequentare la collega-amica più giovane Wakabayashi e, soprattutto, un suo ex-compagno di studi Okamoto di ventidue anni più giovane di Yoshiko.
Si innamora del giovane e riesce inaspettatamente a mettercisi assieme capendo che la vita riserva sempre sorprese e vale la pena di essere vissuta fino in fondo anche se si è una persona normale, senza grandi ambizioni e con tanto amore dentro di sé.
La regista giapponese Akiko Ohku racconta questa figura ibrida di Amelie Poulain e Jacques Tati nel film My sweet grappa remedies visto al Far East Film Festival Online Edition 2020 con grazia e simpatia che per un po’ ci ha visti partecipi e piacevolmente interessati alla figura di donna tanto convenzionale da non esserlo, ma poi il trascinamento eccessivo e senza cambi di velocità del racconto purtroppo non è riuscito a non farci cadere nel tedio.
Tra le bevande alcoliche preferite da Yoshiko c’è la grappa e sarebbe stato un ottima occasione di product placement decisamente non sfruttata visto che la bottiglia consumata dalla donna non è di nessuna marca reale e l’etichetta è tutta da vedere, scritta maldestramente con miscele di lingue (inglese, italiano e francese) e strafalcioni ortografici… Vero product placement sono invece le numerose scarpe amate dalla protagonista tra cui le sportive Lecoqsportif, l’auto NISSAN, un telefono DOCOMO, un televisore ENTERVISION, una boule LINDT e altre difficilmente individuabili perché in ideogrammi.
Voto Barbacini: 5,5
Voto Corti 3