Presentato al Far East Festival 13 Villain è un film giallo giapponese diretto da Lee Sang-il che ha riscosso non pochi riconoscimenti internazionali.
Yuichi è un manovale che intraprende una relazione con Yoshino, un'agente assicurativo, grazie ad un'agenzia online di cuori solitari.
Un giorno la ragazza viene trovata uccisa e Yuichi viene accusato di omicidio. In realtà Yuichi è innocente e sa però come sono andate effettivamente le cose ma è comunque costretto a fare il fuggiasco.
In questa sua fuga incontra un'altra fuggiasca Mitsuyo, anche lei conosciuta online e con la quale avrà un'altra storia difficile.
Mi fermo qui perchè la trama è abbastanza complessa e andrebbe seguita attentamente a causa dei difficili rapporti fra i protagonisti. Per non rischiare di fare solo inutili spoiler mi limiterò a commentare il product placement che non c'è.
Villain è un film molto bello, come già detto complesso, che ha come unico difetto quello di essere forse un po' troppo lungo. Sang-il dilata molte scene all'infinito manco fosse Antonioni con la conseguenza di inculcare allo spettatore un senso di pennica.
Per quanto riguarda i brand Nissan e Toyota più altri cartelli cinesi anche se tutto risulta asettico. Due però sono le particolarità: una lunga voce di sottofondo durante la scena nel centro commerciale che potrebbe tranquillamente snocciolare le offerte della settimana (purtroppo non conosco alla perfezione il giapponese) come succedeva in Amatemi e una scoperta inquietante: sui gard-rail nei luoghi dell'incidente mortale oltre ai fiori (e in alcuni casi biglietti e peluche) in Giappone si sistemano anche bottiglie (olio? vino?) e biscotti. Purtroppo anche questi con ideogrammi giapponesi.
JMN