Se dobbiamo dar credito a quanto dichiarato nel video messaggio di presentazione inviato al Far East Film Festival Online Edition 2020 dal regista Shin Adachi, ci troviamo di fronte ad un’opera cinematografica in cui l’autoironia e la capacità di mettersi in pubblico con tutta la figura tragicomica del suo alter ego protagonista è veramente a livelli eccezionali.
Naturalmente prendiamo con le molle che proprio tutto il rapporto tra il protagonista e la moglie “aguzzina” e dominatrice sia reale al 100%, ma seguiamo con piacere l’intelligente piccola epopea dello sfigatissimo e “perdente” sceneggiatore cinematografico Gota che fin dall’inizio ci fa capire la sua frustrazione davanti ai rifiuti della moglie di far sesso con lui. Disprezzato dalla consorte, Chika, che lo considera nullo e incapace senza farne mistero neppure davanti alla figlia, stoicamente il nostro (anche perché non ha molte altre frecce nella faretra) continua a cercare di raddrizzare la propria vita professionale e sentimentale. Durante un viaggio per accaparrarsi un lavoro (andato in fumo anche questo) assistiamo in stile commedia ai suoi goffi tentativi e ai contrasti con la moglie che esplodono in un paio di occasioni facendoci penare per il nostro.
Il film è ben scritto anche se non vi è sforzo registico particolare e riesce a dire molto più sui rapporti coniugali che non alcune commedie romantiche e pompate (sia statunitensi che asiatiche) che si fregiano di saper pontificare sull’argomento credendosi particolarmente brillanti.
Product placement abbondantissimo (basta vedere tutte le marche ringraziate sui titoli di coda) in cui molti sono i social citati (SNS, FB, YOUTUBE…), i PC sono Lenovo anche se appare uno dei primi Mac in un flashback, Kirin come sempre presente nei film dal Giappone, poi marche di bibite, birre, abbigliamento…
Voto Barbacini 6+
Voto Corti 7+