Sguardo sulla gioventù moderna giapponese tra noia e rapporti sentimentali indecisi e difficoltosi. La videocamera di Hitoshi Ohne non si stacca dai piani ravvicinati sui giovani corpi rappresentati, non uscendo mai dai tre miniappartamenti dove vivono i nove protagonisti di questa vicenda corale raccontata in Be my baby presentato al FAR EAST FILM FESTIVAL 2014.
Come una gazza curiosa il regista si posa di volta in volta sui pavimenti o sui divani-letto delle tre o quattro stanze dove i giovani si amano, si tradiscono, nascondono vite segrete ascoltandone confidenze e bugie. Si apprezzano e si parlano dietro le spalle. Si insultano e si riconciliano. Fanno in pratica quello che i giovani solitamente fanno in una società dove il banale e l'incertezza hanno quasi sempre il sopravvento.
Un film svelto e piacevole mai tedioso che trova una sua giusta misura.
Divertente il product placement che vede una tuta di PLAYBOY indossata da uno dei ragazzi e l'intimo di DOLCE E GABBANA da un altro, ma questi sono forse solo sketch per il pubblico. Invece McDONALD'S, COCA COLA, SEVEN ELEVEN e STARBUCKS non ci paiono messi per lo stesso motivo così come la birra CLEAR della MILLER decisamente "posizionata".