Per la rassegna dedicata a Jerzy Stuhr al BFM è stato proiettato la cicatrice di Kieslowski del 1976. Il film parla della costruzione di una fabbrica chimica in un paese polacco, cosa che sconvolgerà profondamente la vita della comunità. Il film segue tutte le fasi del progetto: dall'approvazione al disboscamento, all'abbattimento di casa contro il volere degli abitanti all'inaugurazione, all'arrivo della televisione, il tutto visto attraverso un uomo di partito che viene incaricato di seguire lo sviluppo. Il film come per altri film del regista, mette in discussione i metodi comunisti fatti di una politica aggressiva che distruggeva la natura a favore di fabbriche inutili utili solo alla celebrazione del partito. A vederlo oggi è decisamente datato. Nessun product placement se non le auto russe del corteo fra cui spunta anche una Mercedes.
Gerardo Corti