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CINEMA
29 Febbraio 2012 - 11:30

Infection

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J-horror tra ospedali infestati slime verde e sigarette Marlboro
Infection

Questo Infection (Kansen, di Masayuchi Ochiai, 2004) è una pellicola considerata minore nel gran calderone del J-horror e che è passata sostanzialmente inosservata quando il genere horror asiatico d'importazione, saturo di prodotti provenienti dal Giappone (dopo che The Ring ha spianato la strada nei primi anni 2000), ha spostato il suo asse d'interesse verso la Corea e la Thailandia in cerca di nuovi territori fertili ed inesplorati.

E' un peccato perchè questa pellicola, che fa parte di un ambizioso progetto composto da sei film affidato ad altrettanti registi del sol levante e denominato J-Horror Theatre, trasuda di tutti gli stilemi che ci hanno fatto amare ed esaltare il J-horror una decina di anni fa. Risultando una pellicola visivamente intrigante, nella sua fotografia volutamente fredda e quasi documentaristica e con le sue ambientazioni notturne sporche e claustrofobiche (corridoi e sale dell'ospedale diventano opprimenti come un antico labirinto), tipiche del genere "case infestate all'orientale". Non manca un'inaspettata ma piacevole dose di gore e splatter, non fine a se stessa ma al servizio del delirante (letteralmente) e angosciante impianto scenico messo in piedi.
La trama in spicci: in un piccolo ospedale di provincia giapponese durante il turno di notte un misterioso paziente completamente ricoperto di bende muore, per colpa dell'incompetenza del personale medico ed infermieristico, che cerca quindi maldestramente di nascondere il fatto occultandone il corpo nei seminterrati della struttura ospedaliera.
Da qui prenderà il via una misteriosa e raccapricciante infezione, che si palesa inizialmente con uno schifoso liquido verdastro che trasudando da chi è contagiato ne consuma il corpo e porta rapidissimamente alla pazzia. Ma l'infezione viaggia anche su un livello molto più sottile e psicologico. E quella che sembra una classica ghost-story giapponese, con un ospedale che ci ricorda parecchio l'Overlook Hotel di Shining per quello che fa alle menti di chi vi lavora, si snoda poi su due diversi binari di lettura. Uno squisitamente onirico-delirante, con tanto di fantasmi dei pazienti deceduti nell'ospedale che terrorizzano i medici e creano loro loop di sensi di colpa per il loro operato. Ed un altro più gore ed esplicito che a sprazzi ci mostra tratti di un'aberrante realtà in cui le persone impazziscono e compiono atti violenti su se stesse e chi sta loro attorno.
Il film mescola sapientemente, in un'atmosfera notturna irreale (che per colori e suggestioni visive ricorda a tratti le migliori opere di Dario Argento), orrore sovrannaturale e panico reale per il diffondersi di una sconosciuta infezione. Tutto fino al finale, apparentemente esplicativo e che getta la luce del mattino sui fatti accaduti durante l'oscuro turno di notte, salvo poi lasciare lo spettatore con altre domande ancora a cui non viene data risposta.
Infection risulta un film godibile per tutti gli appassionati di horror orientale, e stupisce come possa essere passato quasi completamente inosservato, a differenza di altre pellicole orientali magari meno meritevoli ma più pompate.
E per quanto riguarda il lato prettamente dedicato al product placement, non abbiam potuto non notare come la creeepy capo-infermiera del turno di notte si trovi in un paio di scene a giocherellare nervosamente con il classico pacchetto bianco-rosso di sigarette Marlboro (Philip Morris International), sempre ben visibile e inquadrato in dettaglio, fino poi a fumarsi la classica sigaretta anti-stress quando gli eventi della nottata prenderanno una piega inaspettata ed inverosimile.
Marco Premi

Infection

Data di uscita: 01/01/2004
Cast:
Tae Kimura

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