Personalmente ho qualche problema con il cinema di Christian Petzold, il regista tedesco osannato da critica e pubblico d’essai. Ho qualche problema perché capisco che stiamo parlando di un ottimo regista bravissimo a trasporre romanzi e ad assemblare letteratura e cinema, ma io nei suoi perfetti meccanismi continuo a cogliere una mancanza di intensità che ha trovato solo in parte nel suo miglior film La scelta di Barbara.
Anche in Il cielo brucia presentato Fuori concorso al Festival del cinema di Torino 2023 e tra pochi giorni in uscita in tutte le sale, trovo lo stesso difetto. La storia è bella e accattivante. Una coppia di amici artisti, lo scrittore Leon e il fotografo Felix, si recano nella seconda casa della famiglia di Felix sul Mar Baltico per passare un po’ di tempo nella pace assoluta con lo scopo di lavorare ai propri progetti. Sorpresa nella casa già si trova un’amica di famiglia, Nadja, presenza ingombrante per la sua bellezza e perché disturba le notti di Leon facendo sesso rumorosamente con il bagnino della spiaggia attigua. La situazione infastidisce assai Leon che mostra tutta la sua idiosincrasia nei confronti degli altri e cerca di tenersi a distanza dall’attrazione che prova per Nadja. Gli eventi che si susseguono hanno a che fare anche con un incendio che sta invadendo i boschi attorno alla casa e che metteranno in evidenza l’egoismo e la presunzione di Leon di essere meglio degli altri. Nadja sarà la sua coscienza e colei che gli farà comprendere, anche a seguito di eventi tragici, che sta sbagliando tutto sia nell’approccio alla scrittura, sia in quello della vita.
La costruzione della vicenda in un crescendo costante e con alcuni switch calcolati è sicuramente piacevole per lo spettatore e non si può dire che si esca dal film insoddisfatti. La professionalità registica e la scelta degli attori tutti notevoli sono indiscutibili, ma alcuni passaggi sono francamente artefatti, poco credibili e fuori tempo. Si sente molto l’escamotage per piacere e meno la potenza dei sentimenti. (Voto 6)
Mercedes (che però smette subito di funzionare), la Smart, i cereali Hong Pops, Adidas e il Nero d'Avola sono tra i product placement del film.