Come in altri festival anche al Neutchatel International Fantastic Film Festival ecco arrivare un film targato Netflix o Amazon Prime, che di solito si colloca fra i migliori film del festival.
La cosa è già di per se un product placement del marchio in questione, perchè se da una parte noi addetti ai lavori, che siamo costretti ad avere aperto qualunque cosa per rimanere aggiornati sulle novità cinematografiche-televisive-streaming, rimaniamo un po' delusi alla comparsa iniziale con botto del logo avendo a quel punto preferito essere in una sala con un film con meno possibilità di essere recuperato, dall'altra la strategia di marketing delle piattaforme è quelle di apparire in un contesto mirato con un target mirato essendo di solito gli spettatori dei festival (critici, addetti ai lavori, cinefili) dei potenziali clienti di piattaforme online o televisive.
A Neutchatel è stata quindi presentata in anteprima The woman The Most Assassinated Woman in the World di Franck Ribiere, la cui messa online worldwide è prevista per il 7 settembre 2018, che parla degli anni al Grand Guignol della sua superstar assoluta Paula Maxa (dal 1917 al 1933) e dei suoi spettacoli che si svolgevano fra le ovazioni del pubblico dentro la sala e le violente proteste dei benpensanti nullafacenti fuori.
Come per altre opere che hanno parlando più o meno direttamente del mitico teatro parigino (purtroppo chiuso nel 1963 anno in cui casualmente nascevano il gore e gli squartamenti cinematografici grazie a Blood Feast di Hershell Gorgon Lewis) il film si attiene alla realtà unendo anche un pizzico di leggenda e di gotico come i sogni della protagonista portandolo verso lo stile da graphic novel alla From Hell (così come accadeva ad esempio nella serie televisiva Penny Dreadful).
L'importante è che in un epoca di revisionismo delle opere in cui anche Carmen viene salvata dal proiettile (Firenze 7 gennaio 2018), dove probabilmete Otello rimarrà senza lavoro e Giuliietta se ne farà una ragione, Netflix omaggia una donna: Paula Maxa (Marie-Therese Beau 1898 - 1970) che diventò famosa per essere stata assassinata nei modi più cruenti per 30.000 volte.
Così come si legge nell'articolo " Quinze ans au Grand-Guignol ou la poésie de la peur" nel numero 182 di Les Annales del dicembre 1965 (frase poi ripresa all'inizio del film detta da Anna Moglalis che interpreta l'attrice) in quindici anni sono stata "flagellée, martyrisée, coupée en tranches, recollée à la vapeur, passée au laminoir, écrasée, ébouillantée, saignée, vitriolée, empalée, désossée, pendue, enterrée vivante, bouillie au pot-au-feu, éventrée, écartelée, fusillée, hachée, lapidée, déchiquetée, asphyxiée, empoisonnée, brûlée vive, dévorée par un lion, crucifiée, scalpée, étranglée, égorgée, noyée, pulvérisée, poignardée, revolvérisée et violée" (flagellata, martirizzata, fatta a pezzi, cotta a vapore, affettata, schiacciata, scottata, dissanguata, vetrificata, impalata, disossata, appesa, sepolta viva, cotta in umido, eviscerata, squartata, uccisa, tagliata, lapidata, triturata, asfissiata, avvelenata, bruciata viva, divorata da un leone, crocifissa, fatto lo scalpo, strangolata, tagliata, annegata, polverizzata, pugnalata, rivoltata e stuprata).
Un mito! Una donna così famosa e importante da diventare nel 1933 la direttrice de Le Theatre du Vice et de la Vertu a Pigalle
Fra le marche presenti il famosissimo cinema Rex di Parigi dove va a vedere Doctor X di Michael Curtiz del 1932 (omicidi, esperimenti folli, cannibalismo. What else?), Pan America e Le Petit Journal. Chiuse, falite o no quello che importa, in questo caso, è comunque la volonta di Netflix di imporsi come realtà coraggiosa ed innovativa.
Lunga vita a Netflix!