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CINEMA
28 Aprile 2024 - 23:46

NON C'E' PUGILATO SENZA EVERLAST

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Yolo (Jia Ling, Cina, 1999)
NON C'E' PUGILATO SENZA EVERLAST

Remake dell'apprezzato 100 yen love, film giapponese presentato al Feff del 2015 di cui si ricorda l'interpretazione notevole di Ando Sakura, Yolo (acronimo nel titolo internazionale per Si vive una volta sola) è il film d'apertura del Far East Film Festival 2024, 26ma edizione.

La regista cinese Jia Ling raccoglie la sfida di riproporre il tosto film sul riscatto personale tramite il pugilato, competendo anche con la Sakura con una performance fisicamente clamorosa.

Per parlare di quest'opera bisogna infatti scindere la parte narrativa e cinematografica dalla prestazione attoriale dell'interprete, capace di trasformare il proprio corpo ingrassando 20 chili e poi perdendone 50 dopo essersi sottoposta ad allenamenti durissimi per la durata di un anno, trasformando il concetto del film in vita reale.

La protagonista è una ultratrentenne sovrappeso che passa le giornate distesa sul divano a dormire e mangiare. Una novella Oblomov senza lavoro e senza interessi. Dopo aver accusato vari colpi dalla vita (denigrata dalla sorella, lasciata dal fidanzato che sposa la migliore amica e poi dal pugile fallito di cui si innamora e che le sta insieme solo per interesse) arriva quasi al suicidio ma poi decide di prendere in mano la propria vita con il motto "voglio vincere almeno una volta". Si dà al pugilato e, trasformando il proprio fisico, diventa una pugile in grado di sfidare una vera professionista (l'interprete dell'avversaria è una vera pugile cinese).

Il film denota nella prima parte il talento comico della regista (con un passato da stand up comedian) mentre nella seconda parte si fa prendere la mano dal suo exploit psicofisico, il film pur propagandando un concetto condivisibile (bisogna far di tutto per cambiare la propria vita senza lasciarsi andare), diventa però un autoincensarsi da parte di Jia Ling per la sua notevole impresa un po' stucchevole (e la musica di Rocky durante gli allenamenti poteva rispiarmarcela).

Tante le marche in ideogrammi cinesi a noi incomprensibili, ma anche Coca Cola, Nissan, Everlast (product placement sempre presente nei film di puglilato), Kia.
 

STEFANO BARBACINI

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