WANG SIB RI, MY HOMETOWN (Im Know-taek, Corea del Sud, 1976)
Dopo essere stato lontano dalla sua città natale per 14 anni Joon-tae ritorna con un aereo della Korean Airline (unico product placement comprensibile da noi occidentali) a Wang Sib Ri per ritrovare i vecchi amici e non si capisce per quali altri motivi.
Joon-tae, infatti, che ha trovato una città profondamente diversa, passata in poco tempo dall'agricoltura all'industrializzazione delle miniere di carbone, passa tutto il tempo a giocare a biliardo in una sala da gioco di un suo vecchio amico, a fare compagnia ad una prostituta e a cercare il suo vecchio amore ormai sparito. Unica pecca un giapponese che si è portato dietro dal viaggio (probabilmente uno yakuza) che lo marca a uomo per fare in modo che lui ritorni in giappone per affrontare la guerra tra bande.
Wang Sib Ri, My Hometown è un film duro fatto da uno dei registi più difficili del periodo d'oro coreano presentati alla quattordicesima edizione del Far East Festival, sicuramente da recuperare