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CINEMA
28 Marzo 2013 - 11:43

BARBA E DINTORNI

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La mano spietata della legge
BARBA E DINTORNI

LA MANO SPIETATA DELLA LEGGE – Mario Gariazzo (1973)

Mario Gariazzo è stato autore popolare degli anni 70, frequentatore di quasi tutti i generi del periodo che affrontava senza particolare convinzione e, di conseguenza, senza risultati memorabili. 

In questo poliziottesco mette invece un entusiasmo superiore al solito riuscendo a licenziare un prodotto se non totalmente riuscito sicuramente energico e violento.

L'intreccio è molto semplice: un omicidio su commissione mette a tacere un personaggio scomodo, l'evento darà il via ad una sequenza di uccisioni per tappare la bocca a sempre nuovi testimoni per evitare alla polizia di arrivare al committente.

Sugli omicidi indaga il commissario De Carmine (interpretato da un energico Philippe Leroy) in costante contrasto con i superiori per i suoi interrogatori violenti e "illegali".

Riuscirà grazie ai suoi metodi ad arrivare agli autori dei crimini e a scoprire anche poliziotti corrotti ma non a venire a capo della mente che agisce nell'ombra, pagando di persona (gli assassini uccideranno sua moglie per fermarlo) la sua determinazione, ottenendo violenza per violenza.

Nonostante sia un po' troppo ripetitivo e a tratti incongruente (come quando apprendiamo che il personaggio ottimamente caratterizzato del sicario, interpretato da un Klaus Kinski che non dice una parola e rappresenta il perfetto killer di ghiaccio, ha parlato senza problemi sotto i pugni di Leroy) il film scuote per la sua rappresentazione grafica della violenza, per le interpretazioni convinte di protagonisti e comprimari e per come si butta senza remore sulla difficile questione (per cui i poliziotteschi furono accusati di fascismo) dei maltrattamenti durante gli interrogatori, infatti Philippe Leroy, a malincuore lui dice, è convinto che per ottenere risultati e catturare i cattivi ci vogliono due randellate ben date… Etico? Non etico?

La questione è tuttora d’attualità se pensiamo a come sia riproposta (un po’ più approfonditamente e in scala maggiore che non in “Mano spietata…” dove l’intrattenimento è l’interesse assoluto) in serie tv come “24 ore” o in film come “Zero dark Thirty”, e ne Gariazzo ne noi abbiamo intenzione di dare risposte ma è un argomento su cui si discuteva e su cui si continuerà a discutere probabilmente per sempre.

Vecchie conoscenze del product placement dominano il film, PUNT&MES e acqua PEJO sbucano da ogni cantone e se questo non bastasse appaiono due evidenti manifesti pubblicitari affissi sulle parete di un locale.

Frase causa di nostalgia per chi ha vissuto da adolescente quel periodo quella di una ragazza il cui sogno è “farsi una MINI MINOR”, per altro utilitaria per “donne” riproposta anche al cinema in questi ultimi anni.

Stefano Barbacini

La mano spietata della legge

Regia: Mario Gariazzo
Data di uscita: 01/01/1973
Brand:
Canon

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