Altro horror nella sezione After Hours del Torino Film Festival 2015 e non uno dei migliori bisogna dire.
Una giovane e frustrata commessa di un supermercato nel solito paesino di provincia riceve foto di donne massacrate da uno sconosciuto. La cosa non attira particolare attenzione da parte della polizia che mette in dubbio si tratti di foto vere ma, magari, di fotomontaggi. Chi è interessato è invece il famoso fotografo Hemmings (un omaggio al Blow up di Antonioni?) che, in calo di ispirazione, si precipita con seguito di troupe e modelli nel paesino perché vede nella morbosità dell'avvenimento un possibile rilancio della sua carriera. Inutile dire che le foto sono verissime e che il serial killer (uno psicopatico innamorato della ragazza) scatenerà una serie di omicidi a catena...
Il film non è particolarmente originale e neppure di grande interesse, però il personaggio del fotografo, un artista di mezza età alcolizzato, donnaiolo, arrogante son-of-a-bitch ma anche dotato di una cinica saggezza, con la sua invadente presenza salva decisamente il film dall'oblio.
Ed è proprio lui a darci un interessante spunto per gli interessi Dy's infatti ci propina un notevole product placement comparativo quando, conscio di non esser più in grado di stare al passo con i tempi, dichiara di non rassegnarsi e di voler ancora essere all'avanguardia come lo è il MAC e non vuole sentirsi obsoleto come un computer DELL!