The grande seduction è un remake di un precedente film canadese ma con produzione francofona di Jean-Francois Pouliot (2003, uscito anche in Italia come La grande seduzione) ed è stato proiettato al Torino Film Festival 2013.
La storia è la stessa, in un villaggio di pescatori dove ormai si fa la fame per mancanza di pesce, vi è un progetto di una grande industria per impiantarsi sulla costa e quindi dare lavoro a tutta la popolazione ed oltre, ma perché ciò accada un dottore deve avere un ambulatorio fisso nel paese, cosa che per ora non è. Quando arriva un giovane chirurgo di belle speranze per un mese di “prova”, tutta la popolazione si attiva per rendere il soggiorno al medico il più piacevole possibile, arrivando anche a spiarne le telefonate per carpirne i desideri. Il tutto porterà ad atteggiamenti ed equivoci esilaranti per convincere il dottorino ad accettare di vivere e lavorare sull'isola.
Il regista McKellar è quello dell’interessante Last Night del 1998 ma da allora ha lavorato poco (come realizzatore) e comunque ha cambiato genere votandosi alla commedia; oggi lo ritroviamo per il remake canadese di un film... canadese (!) con chiari riferimenti ai film della Ealing ed infatti non più di francofoni si tratta ma di una comunità irlandese. Ci si diverte molto come già per l’originale ma ci resta oscura l’utilità di un’operazione di questo tipo.
Poco il product placement dove spicca una birra (sempre quella per tutto il film) di cui non siamo riusciti a carpire l’identità, poi vi è una scena in cui al pub si guarda una partita di cricket (sport di cui è fanatico il dottore ma del tutto sconosciuto al resto del paese) e la prima immagine che si vede sul monitor non è un’azione di gioco ma il logo della VODAPHONE, un po’ troppo “casuale” per non essere sospetto…