Secondo film degli autori dell’acclamato “Little Miss Sunshine”, vincitore di un paio di Oscar ormai un quinquennio fa, presentato al Torino Film Festival 2012.
Si tratta di una commedia che vede protagonista Calvin uno scrittore che avuto enorme successo con il primo libro ma in clamorosa difficoltà ad iniziare il secondo: la pagina inserita nell’antiquata macchina da scrivere OLYMPIA resta regolarmente bianca.
Il periodo non è il migliore per il nostro dato che pure la sua vita sentimentale e sessuale è un disastro essendosi da poco lasciato con la donna con cui viveva.
Durante un sogno probabilmente dettatogli da un subconscio piuttosto frustrato incontra al parco una ragazza rossa di capelli che sembra incarnare l’ideale di compagna per Calvin.
Risvegliatosi ritrova grazie al sogno la vena creativa e comincia a scrivere un libro con protagonista Ruby, ragazza ispirata a quella apparsagli oniricamente.
Calvin le crea un passato e una fisionomia e ad un tratto…se la ritrova in casa in carne ed ossa!
Qui comincia la commedia “Ruby Sparks” incentrata sul fatto che la donna reale è in realtà modificabile a piacimento da Calvin, gli basta scrivere, ad esempio, che parli francese e lei lo fa, che sia felice e lei lo è e così via.
In pratica si realizza il sogno di qualsiasi uomo, avere una compagna modellata sui propri desideri, ma Calvin e lo spettatore scopriranno che non tutto è così semplice e trovare il registro giusto per le nostre aspettative impossibile…forse perché il problema non sta nella compagna ma nell’uomo che le sta insieme…
Commedia piacevole, non così stupefacente come il film d’esordio di Dayton e Faris, ma mai troppo stupida nonostante debba gestire una trama a forte rischio di banalizzazione. Si ricordano volentieri gli occhi della Zoe Kazan dalla bellezza semplice e ipnotica (autrice anche della sceneggiatura) e i francesismi del film che contemplano una colonna sonora di pop/rock d’oltralpe e PARIS MATCH ben esposto in edicola.
Il product placement è dominato da APPLE presente con I-POD e I-PHONE ma mette in gioco una buona quantità di brand (ricordiamo BMW e TOYOTA per le auto, vari giornali, tute e scarpe ADIDAS e citazioni per il PROZAC).