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CINEMA
27 Luglio 2018 - 15:48

NEUCHATEL INTERNATIONAL FANTASTIC FILM FESTIVAL 2018 - CONCORSO

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DIAMANTINO (Gabriel Abrantes, Daniel Schmidt, Portogallo, 2018)
NEUCHATEL INTERNATIONAL FANTASTIC FILM FESTIVAL 2018 - CONCORSO

Ogni tanto anche al Neuchatel International Fantastic Film Festival ci tocca di vedere film brutti, molto brutti. Per fortuna non capita spesso, ma all’edizione 2018 il campione in questo senso è Diamantino, film del duo registico portoghese Daniel Schmidt e Gabriel Abrantes, già presentato a Cannes con i realizzatori, seppur esordienti, già di una certa fama cinefila per corti e medi prodotti in precedenza.

Il film è una miscellanea di buone intenzioni rovinate da un immaginario incostante e stucchevole, da una regia che non sa mai da che parte indirizzarsi e una sceneggiatura imbarazzante.

Già l’inizio che vuole stupire con il protagonista Diamantino (star della nazionale di calcio portoghese decisamente modellata sulla figura di Cristiano Ronaldo) che quando gioca si immagina attorniato di giganteschi cagnoloni in mezzo a nubi fa capire che uscire dal cinema subito potrebbe essere un’opzione da non scartare. Ma restiamo per non affrettare giudizi e purtroppo facciamo male. Il film diventa una commedia demenziale senza essere divertente e mette in campo una serie di problematiche sulla carta interessanti ma vanificate una dietro l’altra da scelte puerili.

Il nostro Diamantino ha la possibilità di far vincere il mondiale in Russia nella finale Svezia-Portogallo (?!?) ma un suo rigore sbagliato lo fa passare da idolo delle folle a bersaglio della critica nazionale. In calo di popolarità ma straricco dovrà destreggiarsi tra le terribili sorelle che gli rubano tutti i soldi e ne sfruttano la figura e scienziati folli che vorrebbero creare con i suoi geni una nazionale tutta di supergiocatori. Il nostro nel frattempo decide che la sua vita vana può essere riempita adottando un profugo a cui si affeziona. Ma anche il profugo non è quello che dice di essere…

Analisi della vita di un uomo che ha avuto tutto e si ritrova ad un certo momento della sua esistenza a tirare le somme di una vita piena di agi ma vuota di spirito? Tutto vanificato dall’idea dell’intrigo ordito da sorelle diaboliche che escono direttamente da un film di serie B ma anche là farebbero fatica ad essere credibili.

Problema del dramma dei profughi? Vanificato dal fatto che il profugo in realtà è una ragazza (che senza molto senso si fa passare da uomo anche se chiunque capirebbe che non lo è) con tutt’altri scopi (e quindi ottiene l’effetto contrario).

Problema dell’identità sessuale? Vanificato dal fatto che a Diamantino, con un’altra scelta che lascia basiti più che divertiti, quando viene sottoposto agli esperimenti cresce il seno da donna…

Problema dello sfruttamento della popolarità a fini commerciali? Vanificata dall’assurda trama internazionale ordita non si sa perché da scienzati senza scrupoli (ma anche senza cervello aggiungo io).

Se volete vedere qualcosa che affronta il demenziale per buttarvi addosso problemi reali e costringervi a riflettere tra una risata e l’altra guardatevi l’irriverenza di una qualsiasi delle centinai di puntate di South Park ma tenetevi lontani da questa baggianata senza costrutto…

La marca sportiva che ha deciso di partecipare al product placement di questo film è GIVOVA, LAMBORGHINI pure partecipa e quando un’auto della brand non è in scena viene ugualmente citata ogni dieci minuti perché è anche il nome di un personaggio del film, TWISTER è citato, i televisori e i telefonini sono SAMSUNG, le crepes alla NUTELLA…

STEFANO BARBACINI

Diamantino

Regia: Gabriel Abrantes
Data di uscita: 10/07/2018
Brand:
Lamborghini

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