Con il Far East Film Festival di Udine (versione online) sono tornati anche i film della notte che da quanto detto ieri nella presentazione di Giorgio Placereani dovrebbero essere tutti horror.
Si è cominciato con l'immancabile film sulle maledizioni indonesiano che, di solito, è sempre uguale, mentre invece questo Perempuan Tanah Jahanam è stato una piacevole sorpresa.
Maya è una giovane ragazza che lavora come casellante in autostrada dove passa le nottate a parlare al telefono con una sua collega su come sarebbe stata se avessero fatto le escort e fino a che misura massima di coso avrebbero accettato i clienti.
Nonostante l'argomento frivolo Ki Saptadi è perseguitata da uno stalker che proprio quella sera ha deciso di andare a trovarla con un machete.
Dopo un inizio che ricorda Carpenter la donna viene salvata dalla polizia che uccide lo stalker non prima che lui abbia estratto dalla gamba della ragazza un foglietto che aveva all'interno contenente una maledizione scritta da una persona malvagia in una lingua arcaica. Sti cazzi!
Da questo momento c'è una svolta nel film, nella vita della ragazza e anche nello stile. Cominciano a comparire figure misteriose, fra cui tre bambine, strane visioni e soprattutto la foto di una grande casa di cui capisce essere l'erede.
Si mette così in viaggio con l'amica alla ricerca di questo villaggio sperduto che nemmeno Google Maps conosce e tutto cambia di nuovo.
Arrivati alla casa tutto cambia di nuovo fra ostilità degli autoctoni, le ombre dei burattini, le ombre per casa e, ovviamente, la maledizione di un paesino di una ventina di persone dove tutte le donne sembrano sull'orlo di partorire neonati che nascono senza pelle.
Ovviamente alle povere amiche non rimarrà che risolvere il mistero che risulta molto più complesso e pericoloso del previsto.
Con i suoi continui cambi Impetigore riesce a mantenere costante sia l'interesse che la tensione cosa non da poco, ultimamente per un film dell'orrore.
Certo ha qualche pecca, varie citazioni, due volte a testa in giù (roba da far andar giù di testa un noto critico italiano), nessun product placement a parte la citazione (ci sarebbe voluto Google Curses) e il commento apparso nella chat: Secchiate di sangue.
Propongo di usarlo al Far East Festival nelle presentazioni dei film horror sulla scia de Raggi Fotonici al Trieste science fiction festival o del mitico Baahubali del Nifff Neutchatel International Fantastic Film Festival.
Voto Corti 7
Voto Barbacini 6 1/2