RAINY DAYS (Yu Hyun-mok, Corea del sud, 1975)
Fra i film della rassegna The Darkest Decade presentata al Far East Festival di Udine è stato molto interessante il film di guerra Rainy Days di Yu Hyun-mok, non tanto per il product placement praticamente inesistente, ma per la storia che mette bene in evidenza sia i fatti della guerra di Corea che le varie tradizioni pre e dopo divisione.
Siamo in un piccolo villagio invaso dalle truppe nordcoreane all'inizio del conflitto. Tutti sono dalla parte degli americani tranne lo zio (tutto il film viene visto dalla parte di un ragazzino) che è un fedele comunista. Nonostante le diversità ideologiche lo zio cerca comunque di aiutare i suoi parenti, finchè le cose non si ribaltano con l'arrivo degli americani rovesciando così la situazione.
Come si capisce il film ha in realtà un solo product placement: quello politico in un momento in cui ancora si andavano delineando le differenze fra le due Coree.
Interessanti alcuni riti del paesino fra tutti un esorcismo praticato dalla nonna scacciando un serpente dalla casa e alcune curiosità sessuali: al bambino la nonna toccandoglielo dice di essere contenta perchè ha il pisello a pigna (????) come quello dello zio e, non si capisce per quale iniziazione al bambino viene sempre proposto da qualcuna di toccare la morbidezza delle sue tette. Peccato non importare questa tradizione in Italia.