THE EGOISTS – Hiroki Ryuichi (2011)
Se non l’avessimo già visto almeno una dozzina di volte, questo ‘The egoists’ visto al Far East Festival 2012 sarebbe un bel film. Cioè in realtà un buon film lo è davvero ma troppo scontato sia nella narrazione che nell’esecuzione.
Il giapponese Hiroki Ryuichi (lo ritroveremo tra qualche giorno con quel mezzo capolavoro che è ‘River’: quanta strada dagli inizi pink…) inscena una ballata con protagonista il giovane yakuza fallito Kazu costretto ad andarsene dalla città (Kabukicho) perché ricercato da gangsters a cui è debitore. Fuggendo verso il proprio paese natale (in cui si trova il ricco padre con cui ha un rapporto a dir poco conflittuale) si porta con se la lap dancer Machiko. I due sono innamorati e cercano di cambiare vita ma la cosa non è così semplice tra mafia giapponese che vuole appianare i conti, un padre che non ha intenzione di aiutare il figlio e amici del protagonista falliti quanto lui.
L’unico aiuto arriva dall’anziana proprietaria del bar locale ex geisha e già amante, in gioventù, del nonno defunto di Kazu, personaggio tipico di ogni film di perdenti dal cuore tenero.
Il tipico loser che è Kazu riscatterà in qualche modo la sua esistenza immolandosi per salvare la vita all’amata Machiko in un finale godardiano (anche il look del protagonista è prettamente nouvelle vague e la sua morte “all’ultimo respiro” viene rivisitata con lo sponsor SONY, cartello sotto cui cade il ragazzo colpito a morte).
Product placement abbondante in cui non mancano brand affermate come MC DONALD’S, TOYOTA, COCA COLA e FERRARI, ma la parte principale è tutta per ASAHI, birra posizionata in innumerevoli passaggi del film.