Timur Bekmambetov ci riprova e continua. Dopo il buon Unfriended, primo horror registrato direttamente dallo schermo di un computer sui pericoli dei social network e di cui è già pronta la versione dark web, abbiamo visto nell'ordine Profile al festival di Neutchatel e Searching al cinema di cui parleremo nel prossimo articolo.
Amy, una giornalista britannica, crea un falso profilo su Facebook per un dossier sui reclutamenti dello stato islamico.
Viene così in contatto con Bilel, un reclutatore che vive in Siria.
Dopo i primi contatti però la ragazza comincia a subire il fascino dell'uomo e a credere alle sue bugie.
Messa in allerta dai colleghi lei continua ad innamorarsi e a rischiare molto fino al finale che non possiamo rivelare.
Anche in questo caso Timur gioca sui pericoli di internet con un film che gioca con tutto il product placement possibile: Facebook, Skype, Google, Wetranfert, Yelp. Ma oltre a tutte le marche presenti fra cui Toyota e Discovery, c'è sorprendentemente anche l'immagine di Matteo Renzi