Inutile negarlo fra i film che maggiormente aspettavo al FEFF - Far East Film Festival di Udine e che poi ho rivisto volentieri nell'arena notturna del NIFFF Neuchatel International Fantastic Film Festival c'era l'ultimo lavoro horror di joko Anwar, uno dei più interessanti registi degli ultimi tempi non solo per gli horror inquietanti come Impetigore, ma anche per aver contribuito alla creazione dell'universo supereroistico indonesiano (BumiLangit Cinematic Univers).
Il film parte nel 1955 con il quasi rapimento di un giornalista indipendente che viene portato in segreto a vedere una cosa che non dovrebbe vedere (cadaveri disotterrati e posizionati in maniera ossequiosa verso un'oscura divinità) per fare in modo che ne parli.
Passano 30 anni. Il giornalista è ancora li avvolto nel mistero quando qualcosa di strano incomincia a succedere in un casermone isolato mentre si preannuncia l'arrivo della tempesta del secolo.
Quello che succede da questo momento è una serie di episodi shockanti che possono succedere in condomini già di per sè inquietanti come questo sia che si tratti dell'irlanda come in Citadel, della Turchia come Antena o del Giappone in uno dei vari film di Hideo Nakata.
Così, fra scarichi della spazzatura che conducono agli inferi, vicini inquietanti, morti che si muovono, strane presenze e l'affondamento del condomino nell'acqua, i condomini devono cercare di sopravvivere.
Fra le scene cult la caduta di un ascensore mentre delle bambine stanno raccogliendo delle monete sul basamento.
Nessun product placement ma, per questa volta è perdonato.
The NIFFF DYS SQUAD:
Gerardo Corti 7.5
Stefano Barbacini 6
Massimo Ballola 6
Antonio Macchia 6.5
Monica De Gennaro 7
Vincent Beguin 6.5