Fra i film completamente deficienti al NIFFF di quest'anno merita un posto d'onore questo horror delirante thailandese.
Messo giustamente nella sezione Ultra Movie il film parte da una buonissima idea ma si perde praticamente subito in una serie di situazioni imbarazzanti (nel senso cinematografico) che dovrebbero far sbellicare dalle risate ma che in realtà fanno rabbrividire anche il peggiore dei critici.
La storia parla di un hotel isolato nel bosco infestato dal fantasma di una giovane cantante. Un gruppo di artisti si ritrova per l'inaugurazione ma il fantasma non li vuole e costringe i vari ospiti ad affrontare una sfida: o cantare, e bene, o morire.
Classiche alcune scene di tensione tipicamente j-horror e divertenti alcune piccole trovate, Peccato perchè il film rimane nel limbo. Sarebbe stato un dignitoso horror, una stupenda commedia demenziale o, e ci prova anche, un film sexy alla Porky's. Qui è niente. Giusto film da arena notturna estiva del festival con commenti del pubblico, il "Bonsoir Neutchatel" di Bastian Meiresonne, una birra gelata e la nottata è salva.
Product placement canonico con Mercedes, Converse e Canon Eos ovunque. Due chicche però le abbiamo trovate. Bene in vista il bagno American Standard in una scena splatter e il commento del poliziotto sui cadaveri smembrati paragonati ai mattoncini lego. Non può essere una citazione, ma ricorda niente? Se volete chiamiamo la Ravensburger