Remake dell’horror spagnolo “Ma come si può uccidere un bambino” arriva sugli schermi del Torino Film Festival 2012 questo film del bielorusso (ma da una vita stabilitosi in Messico) Makintov che ripropone la storia dei bambini assassini di tutti gli adulti che incontrano.
Una coppia di turisti si reca su un’isola per passare una tranquilla vacanza prima del parto che attende la lei in dolce attesa. L’isola apparentemente è abbandonata e i due scopriranno l’amara verità sugli eventi quando una bambina uccide un vecchio con il suo bastone.
Si trovano infatti a doversi difendere da una banda di ragazzini che, a seguito di un virus, si sono trasformati in disumani massacratori di adulti.
Makinov ripropone l’atmosfera dell’originale con una forse eccessiva fase di preparazione prima dell’esplosione degli eventi e ci mette del suo un paio di idee divertenti (anche se il regista prende molto sul serio la sua opera, almeno dalle dichiarazioni sul catalogo del festival) come quella dei bambini che giocano con i resti degli uccisi (braccia e mani strappate dai corpi, teste staccate dai colli trascinate da corde a mo’ di cagnolino…) e quella del feto che infettato dal virus uccide “dall’interno” la povera partoriente…
Nulla di nuovo per il mondo dell’horror (al di là che si tratti di un remake molti altri sono gli esempi di film simili come atmosfere e argomento) ma per gli appassionati di un certo tipo di film dell’orrore che coniuga atmosfera ad un po’ di gore si riesce ad avere un certo piacere nella visione.
La cerveza Dos Equis XX bevuta dal protagonista maschile è una delle poche brand presenti del film ma il product placement COCA COLA è ben presente in una grossa pubblicità murale.