Una giovane coppia piuttosto felice sta pianificando di avere il primo figlio quando a fermare il progetto arriva una notizia terribile, la madre di lui, molto vicina alla coppia, soffre di demenza semantica, una specie di Alzheimer.
La malattia trova il figlio impreparato all'evento e rischierà, per stare vicino alla madre che diventa una vera bomba a mano pronta ad esplodere in ogni momento (comportamenti ossessivi, mancanza di limiti, regressione infantile...), di perdere la compagna e di abbandonare l'idea della paternità.
Un vie demente, film belga presente in concorso al BFM (Bergamo Film Meeting 2021), è una commedia amarognola molto semplice che gioca sul fatto che questa devastante malattia ha i suoi lati comici per i comportamenti quasi surreali che il malato assume, ma non riesce mai a dare all'argomento uno spessore adeguato (eppure gli elementi ci sarebbero, la malattia, il contrasto tra il futuro della nascita di una nuova vita e la degradazione della stessa in vecchiaia...) e resta una cosina insoluta, anche guardabile ma altrettanto dimenticabile. Divertente la scelta in alcune sequenze (quella delle sedute con la medica, la camera da letto...) di far vestire i protagonisti in tinta con l'arredamento...
La tuta Nike che indossa il "badante" della madre contrasta con la Puma che vorrebbe acquistare lei nel product placement del film, mentre una certezza è la Toyota sottrattale non senza proteste dal figlio. Citazione anche per Chanel e fugace apparizione del Carrefour express