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CINEMA
24 Novembre 2015 - 00:51

TFF 33

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Coup de chaud - Raphael Jacoulot (Fra-15)
TFF 33

A volte ti domandi se sottoponendoti ad un tour de force di 6/7 film al giorno qualcosa non ti sfugga alla visione dei film in un festival. Vuoi per difetto di attenzione, vuoi per stanchezza, vuoi perchè il film da valutare non ha un impatto immediato, non è spettacolare, non è ironico, non è esagerato, non è particolarmente originale.

Però così si rischia di passare sotto silenzio, ad esempio, quel gioiellino chabroliano che è Coup de grace presentato al concorso del Torino Film Festival 2015. Proprio come le opere di Chabrol il film del francese Raphael Jacoulot bisogna lasciarselo crescere dentro, bisogna lasciarlo decantare. Poi forse riusciremo a capire che dietro un fatto di cronaca in un microcosmo di un paesino della provincia transalpina raccontato con cura verista (i personaggi sembrano reali, gli attori seppur professionisti paiono persone di quel contesto, caratteristica che nel cinema francese come in quello britannico è sempre curata al contrario di quello che avviene dalle nostre parti) non si narra solo un episodio ma si apre un piccolo spazio sui meccanismi della natura umana che rapportati pari pari ai massimi sistemi ci danno una spiegazione politico-sociale su quanto succede in questo mondo dove ormai la follia sembra non avere freno (e sul perché esista questa follia) più friendly-user e quindi più incisiva che non pagine e pagine di analisi dotte e spesso incomprensibili di esperti politici.

Il giovane Joseph, nato con una tara mentale a causa di una mancanza di ossigeno al cervello, è l'idiota del paese e per questo l'ultimo degli ultimi, il diverso da cui diffidare. Attorno a lui si aggirano ragazzini ricchi e viziati che lo scherzano e ne stuzzicano la sessualità ovviamente frustrata, il potente del paese ne approfitta per mentire ai compaesani e lo usa come capro espiatorio per i propri fini, la brava gente (contadini e commercianti), onesti lavoratori, scatenano tutte le loro frustrazioni su di lui incolpandolo di ogni cosa e non vedono chi veramente con arroganza e disonestà profitta di loro, la politica (in fattispecie il sindaco interpretato da uno degli attori feticcio di Guediguian Jean-Pierre Darroussin) è cieca e impotente, e i poveri, quelli che non riescono ad "arrivare a fine mese" finiscono per diventare i giustizieri inconsapevoli di cotanto odio, i colpevoli che tra tutti sono i meno colpevoli quando si trovano di fronte alla reazione di Joseph.

La pazzia, la demenza, la violenza hanno sempre dietro interessi ed ignoranza ad alimentarle, a scatenarle, ad usarle.

Grande rilevanza per il product placement in un film ambientato in campagna sono le brand di macchine agricole che fanno un figurone (in fattispecie i trattori CLAAS), mentre per caratterizzare le differenze sociali abbiamo MERCEDES (e LACOSTE) per i ricchi e RENAULT per gli altri. Un posticino a parte per il profumo AXE che viene espressamente citato in risposta alla domanda "hai un buon profumo cos'è?".

Stefano Barbacini

Coup de chaud

Regia: Raphael Jacoulot
Produzione: Canal +
Data di uscita: 01/09/2015
Brand:
Lacoste

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