Al Losanna Underground Film Festival, LUFF 2019, viene presentato questo film "fatto in casa come la pasta sfoglia", con pochissimi soldi e pochissimi personaggi (fondamentalmente tre quasi sempre rinchiusi in un appartamento) che parte da un'idea stravagante che però non porta da nessuna parte.
In realtà l'inizio incuriosisce con Becca sorella/badante del problematico Richie che deve abbandonare il lavoro per correre a casa del fratello che pare si sia suicidato... almeno 3 volte! Spieghiamo. Nell'appartamento di Richie chi si uccide poi rinasce "letteralmente" da una scultura/vagina/varco affisso alla parete della camera da letto lasciando per l'appartamento i cadaveri del precedente corpo suicida. In pratica Becca si ritrova a dover "smaltire" facendoli a pezzi e buttandoli nella spazzatura tre Richie che erano Richie ma non lo sono più perchè un nuovo Richie vive al loro posto. Ulteriore stranezza una volta rinati i soggetti non potranno più uscire dall'appartamento quivi rinchiusi come ne L'angelo sterminatore di Bunuel.
La trovata (nella storia viene coinvolto anche un vicino incazzatissimo dai rumori causati da Richie, rocker ad alto volume...) viene portata avanti al fine di evidenziare il rapporto difficile tra sorella e fratello, castrante per lei, debilitante per lui, fino ad un cambiamento di vita finale dal sapore mistico/kubrichiano.
Diciamo che la scarsità di mezzi e una specie di imbuto narrativo che strozza la storia lasciando la trovata più o meno fine a se stessa, non permettono al film di decollare e di trovare la sua via.
Nessun product placement.