C'è del marcio nella polizia tedesca... ci racconta Philipp Leinemann in Wir waren konige, film presentato in concorso al TORINO FILM FESTIVAL 2014.

Una squadra speciale si trova a dover fronteggiare una situazione che le è sfuggita di mano con uno di loro che si ritrova in un letto di ospedale dopo esser stato colpito da una fucilata e altri due uccisi misteriosamente in un agguato. La ricerca dei colpevoli non farà altro che peggiorare la situazione intrecciandosi con una scottante situazione di guerra fra bande. Le cose non saranno mai chiare e a morti si aggiungeranno altre morti, a violenza altra violenza, in un crescendo shakespeariano che come causa scatenante avrà l'innocenza traviata di un bambino cresciuto nel mito del gangsterismo e personaggio che assomiglia a molti "cattivi" che utilizzano la bugia per scatenare liti creati dal bardo a cominciare da Iago.

In sala abbiamo sentito paragoni con I ragazzi del coro di Aldrich e ci può stare, ma noi lo apparentiamo per temporalità e modalità di trattare il testo alle serie televisive moderne come Braquo o The wire.

Sicuramente un film di buona fattura e di grande tensione che, come si suol dire, non si fa problemi a "sporcarsi le mani".

Birre a fiumi scorrono durante il film, SPREE e STERBURG la cui pubblicità è spesso inquadrata nelle scene ambientate in un bar. Ma il product placement continua con le varie marche d'auto tedesche (vediamo VOLKSWAGEN, BMW, MERCEDES) e con armi (la GLOCK) inevitabili in un film poliziesco tedesco in cui stanno bene anche le giacche BOSE. Importante per un aggancio narrativo anche un IPOD regalato.