Jill e Lisa sono due belle vicine quarantenni che vivono nel classico paesino americano ipercolorato da soap opera. Tutte due hanno un marito vestito da cretinetto azzurro che ogni tanto si scambiano senza accorgersene dopo aver limonato per mezz'ora e un figlio che va a scuola e gioca a pallone con gli altri.
Un giorno ad una partita Lisa si rende conto che Jill ha un nuovo bambino. Visto la contentezza dell'amica, Jill chiede a Lisa se lo vuole e, per farla contenta, glielo regala. Poco tempo dopo, però, il primo figlio di Jill, che non era sicuramente un genio si trasforma in cane e così la donna chiede all'amica se può riavere il bambino che intanto ha cambiato nome, ma senza successo.
Comincia così una lenta discesa verso la depressione anche perché Lisa dopo aver rubato il pallone di una partita e di esserselo infilato sotto la gonna si convince e convince gli altri di essere improvvisamente incinta arrivando così ad avere 3 figli contro un cane (anche se nella trasformazione ci ha sicuramente guadagnato)
Presentato come film di apertura al LUFF - Lausanne Underground Film & Fest, il film della DeBoer e della Luebbe che interpretano anche le protagoniste principali è un film completamente assurdo dove capitano le cose più irrazionali in un contesto di apparentemente normalità in pratica è come se a John Waters avessero affidato la regia di Desperate Housewives.
E il product placement di Wilson?
Semplice. Una volta nato e vestito il bambino pallone si fa una riunione su come chiamarlo. "Wilson?" "Ma no, quello è il nome del figlio di Tom Hanks" "Ma è bello." "Va bene, allora facciamo Wislon". Geniale.