Delores (Monica Bellucci) si graffetta tutte le parti del corpo diventando (citazione) la sposa cadavere in una delle scene più belle del film. Da quel momento in poi lei, che è una succhiaanime, si mette sulle tracce del suo ex marito BeetleJuice. 

Questo avviene nell'aldilà, mentre da questa sulla terra la famiglia Deetz al completo, con l'aggiunta della nipote Astrid (Jenna Mercoledì Ortega) e con l'assenza del padre Charles (Jefrey Jones) dovuta ai guai giudiziari avuti dall'attore e che compare, furbescamente, senza testa perchè mangiata da uno squalo, si ritrova ad aver affrontare lo spiritello un po' meno porcello che nel primo episodio.

Beetlejuice, dopo essere stato evocato dal nuovo fidanzato scemo di Lydia (Winona Ryder), torna con l'intenzione di sposarsi con la sua "ex-fidanzata" che ormai è una conduttrice televisiva di successo di un programma su fantasmi e case infestate.

A complicare ancora di più le cose Astrid si innamora del fantasma di un serial killer. 

Beetlejuice Beetlejuice non ha la freschezza e la genialità del primo film quando Burton era agli esordi, ma nel frattempo, se si esclude Mercoledì, è fra le cose più interessante fatte dal regista in questi ultimi anni.

A parte rivedere la famiglia Deetz e il famoso plastico su cui, anche in questo caso, scorrono i titoli di testa, i morti in coda all'accettazione nell'aldilà, Beetlejuice, i vermoni delle sabbie di Dune rifatti e la casa sulla collina che ricorda il Bates Motel, questa volta ricoperta a lutto in stile Christo, ci sono anche importanti novità.

La Bellucci vedova nera, Wolf Jackson (Willem Dafoe) ex attore di film d'azione riconvertito a capo della polizia dei morti, la stazione per le varie destinazioni con in viaggiatori che si comportano come i ballerini di Fame e la scena finale del matrimonio musical.

Poco il product placement con una scatola di Scarabeo, le Ford e alcune citazioni fra cui quella che fra gli influencer in chiesa c'è nascosto anche un infiltato di Netflix.