Le piccole storie di Bent Hamer si fanno natalizie e forse per questo il regista non riesce nel suo Tornando a casa per Natale,presente nella sua personale al Bergamo Film Meeting 2019, ad evitare, come invece in quasi tutti gli altri suoi film, un sentimentalismo che si fa insopportabile nella scena finale davanti all’aurora boreale.
Si incrociano quattro storie ambientate nella cittadina di Skogli in Norvegia, in quest’opera che prende spunto da racconti di Levi Henriksen, storie di desolazione (un calciatore una volta famoso torna ormai diventato barbone alcolizzato alla sua città natale), di frustrazione sentimentale (un padre abbandonato dalla moglie pur di rivedere i figli immobilizza il nuovo uomo di lei e lo sostituisce come Babbo Natale; l’amante di un indeciso decide di forzare la decisione dell’uomo a lasciare la moglie) e disperazione da emigranti (Goran con la moglie incinta cerca di raggiungere la Svezia).
Sono storie raccontate senza mai forzare la mano con una malinconica ironia ma, come già detto, che scadono un una compiacenza mielosa che rendono il prodotto il film probabilmente meno riuscito dell’interessante autore norvegese.
Pick-up FORD e VOLKSWAGEN utilizzate nel film e product placement completato da un’insegna ICA e dalla PLAYSTATION regalata dal padre/Santa Claus al figlioletto.