Per la rassegna dedicata quest’anno a Seth Holt al festival dei 1000 occhi di Sergio Gmerk Germani anche la proiezione di un classico: Avamposto Sahara con una sensualissima Carroll Baker.
La storia parla di una stazione di servizio nel deserto dove vivono sei uomini rozzi, uno diverso dall’altro. Una notte una macchina arriva all’impazzata. Non si capisce bene perché ma nella macchina ci sono moglie e marito. Lui è ferito e viene messo in una delle baracche a letto e curato. Lei e la bellissima Carroll Baker che è una tentazione troppo forte per i sei uomini.
La stazione è isolata, desolata e trasuda un senso di sporcizia e di omosessualità latente fra gli uomini.
Se fosse a colori con colori gialli accecanti si potrebbe essere nei paraggi di Leatherface, ma qui siamo nel Sahara in uno scuro bianco e nero. Non importa l’inferno si scatena lo stesso.
Lei si diverte non poco a farli arrapare (insieme allo spettatore), loro cominciano a tentare di uccidersi a vicenda.
Capolavoro di Holt che per analizzare il product placement bisogna partire dal titolo originale Station Six-Sahara. Non ci sono loghi nella stazione della morte ma al’inizio c’è una lunga scena in paese in una stazione di servizio Shell. Importante invece le abbondanti bevute fatte di Johnnie Walker e Martell.