Bisogna dire che il coraggio non manca sicuramente ai selezionatori del Tohorror anche in questa edizione 2023. Già negli anni scorsi ne avevano dato prova proiettando film ostici e difficilmente catalogabili e neppure quest’anno si smentiscono presentando nell’attuale concorso il film Razzenest del regista austriaco Johannes Grezfurthner (presente alla proiezione ha dimostrato di essere un bel personaggio…).

Vi spiego l’oggetto. Pensate di vedere un film di Godfrey Reggio o Franco Piavoli, o comunque un film sperimentale americano di land art, cioè in pratica una successione di inquadrature e sequenze girate in grotte, foreste, città abbandonate senza una sola presenza umana e giusto qualche carcassa di animale. Un documentario d’arte ma con la “genialata” di presentarlo come se fosse attivato l’extra bonus di un dvd con il commento audio di regista, produttore, critici cinematografici che si ritrovano in un’ipotetica struttura a commentare l’opera mentre scorre.

Cosa ci fa un film così in un festival del fantastico? Il commento partendo dalla guerra dei trent’anni in maniera seriosa diventa poi sicuramente divertente tra rutti, colpi di tosse commenti sagaci sul cinema e piuttosto sarcastici sui collega registi (l’alter ego dell’autore ne ha per tutti: Hollywood, quel cazzone di Terrence Malick, quel vecchio scoreggione di Werner Herzog) ma anche su se stesso criticando il suo stesso film bollandolo come una “pretenziosa cagata masturbatoria” e anche noi cominciamo a crederlo, finchè il commento non si trasforma nel racconto di vicende drammatiche e horror che cominciano ad avvenire nello studio da cui arrivano le voci. Si sentono delle specie di zombie cibarsi di persone, la critica e il regista riescono a barricarsi e si preparano ad affrontare l’orda di mercenari svedesi resuscitati dai tempi della guerra seicentesca rievocati dalle immagini del film stesso che, andando a riprendere nelle grotte dove furono uccisi, in qualche modo li ha resuscitati.

Insomma una curiosità assoluta che non si sa bene come prendere. Un modo bizzarro di costruire un film horror senza attori ed effetti speciali! Un “Mistero di Blair Witch” senza la witch… come viene detto nel film.

Immagini di un distributore Castrol, di una pizzeria, citazione di praticamente tutti i social possibili e immaginabili, citazione dell’acqua Fiji, della Nutella e della Fedex. Product placement… no probabilmente solo un lungo joke dialettico.  

Voto: 6