Roma. Città che come si sa ha non pochi casini: disoccupazione, abusi edilizi, delinquenza e quant’altro.

Anche nel quartiere di East End le cose non vanno bene.

Qui vivono Leo un aspirante scrittore, Lex un romanista sfegatato e Vittorio che da grande vuole fare l’attore (in pratica tre bambini pestiferi che potrebbero essere l’alter ego dei registi) e Ugo un bambino emo o dark che è affascinato dai morti da avere pure un’amichetta trapassata.

Intanto nel mondo le cose non vanno troppo bene. Obama sta organizzando la cattura di Osama Bin Laden e, proprio nel momento dell’irruzione dei Seal Team Six nella tana del terrorista, i satelliti interrompono le comunicazioni.

Quello che è successo è che I due gemellini super tecnologici Michele e Gabriele hanno dirottato il satellite sullo stadio olimpico per seguira a scrocco il derby fra Lazio e Roma, scatenando le contromisure necessarie.

Fortunatamente fra buche e traffic, non sarà facile per gli agenti della CIA raggiungere il condominio dove abitano I nostril eroi.

Assolutamente scorretto, anche se non ai livelli dei Griffith o di South Park, il film con I suoi numerosi camei (Barack Obama, Angela Merkel, Nanni Moretti, Federico Moccia, Silvio Berlusconi, Francesco Totti e persino Papa Ratzinger e Papa Francesco avversari sul divano di fronte al derby) porta una ventata di fresco nel panorama dell’animazione italiana.

Certo non sempre si raggiunge il bersaglio e infatti anche la critica ufficiale si è divisa.

Buono per I critici di Cinamatografo, perplesso Giulio Sangiorgio su FilmTV.

Da parte nostra speriamo che il film venga apprezzato e se ne possa trarre anche una serie televisiva cosa che lo porterebbe a far cadere uno dei vincoli del cinema italiano in generale: il ritardo sull’attualità.

Fra I product placement spicca Coca-Cola.