Hong Kong, un immigrato pakistano cerca ogni giorno di sbarcare il lunario con lavoretti per mantenere moglie e figlio. Lo aiuta un suo amico connazionale che ha un negozio e un giorno gli "regala" un frigorifero prestandogli anche il furgone per portarlo a casa. Dall'altra parte c'è Yat (Anthony Wong) tassista scorbutico a sua volta ex emigrato dalla Cina, che abita malvolentieri a fianco dei pakistani, e che in rotta con il figlio. Proprio mentre si reca malvolentieri al matrimonio del figlio sperona il furgone di Ahmed e, una volta scattata la lite, riesce grazie alla sua posizione a fare in modo che la colpa cada sul pakistano. Dopo il primo round la lite continua e, al terzo round, Ahmed muore in un incidente. A questo punto Yat, pentito, si reca a casa della famiglia di Ahmed fingendosi di un'associazione umanitaria, portando cibo ed offrendogli di aiutarli. La moglie gli chiede di aiutarla a trovare il figlio Hassan. Hassan è comunque un aspirante delinquente che ne combina un po' di tutti i colori anche a Yat. Nonostante l'aiuto del tassista finisce nel giro dei veri delinquenti suoi idoli e così sarà costretto a scappare anche grazie all'aiuto di Yat.
Film presentato al Far East Film Festival di Udine di quest'anno questo film diretto da un regista malese immigrato è che quindi conosce bene l'argomento e che contiene tutti gli elementi per essere premiato a un festival. Classico quindi ma ben girato