Il regista Luis Ospina presenta questa sua opera, Pura sangre, del 1982 come uno dei pochi, se non l'unico, film di vampiri colombiano davanti alla platea del Neuchatel International Fantastic Film Festival 2016.
In realtà non vi è nessun vampiro tradizionale, quello con dentoni e che si liquefà al sole, ma un vecchio ricco affetto da una malattia che esige continue trasfusioni di sangue e per cui il figlio, aiutato da una banda di insospettabili delinquenti (una bella infermiera e due padri di famiglia), organizza una serie di omicidi con vittime giovani ragazzi innocenti prosciugati del loro sangue (con siringhe non con morsi…) per trasmetterlo al genitore malato.
Vi sono poi implicazioni di affari sporchi con un'organizzazione delinquenziale e poco altro in un film che è probabilmente quello che più risente del passaggio del tempo tra quelli presentati nella retrospettiva della sezione El Dorado.
Senza ritmo, con un montaggio poco dinamico (a tratti sembra di essere finiti in una pellicola di Ed Wood jr. per l'inutile trascinamento di scene di raccordo) il film potrebbe essere meglio di quello che appare se fosse rimontato con taglio più moderno, così invece sembra ancora più datato dell'anno in cui è stato girato.
Product placement: quotidiano EL PUEBLO più volte in mostra, telecamera NATIONAL, vidoregistratore SONY, MERCEDES e la brand nazionale colombiana in materia di bibite, la POSTOBON.