1919 in un paesino ungherese si rifugia un ex soldato russo e si nasconde in una fattoria con la complicità della gendarmeria che tiene sotto scacco i contadini.
Con poche inquadrature, il padre del cinema contemplativo che è stato omaggiato qualche anno fa dal Bergamo Film Meeting, racconta una storia di sopprusi e vendette sotterranee utilizzando tutti i suoi marchi di fabbrica; dalle pianure sterminate alle esecuzioni improvvise.
Capolavoro. Purtroppo senza product placement, ma era ovvio.