E' la notte della vigilia di Natale. Anita ha scelto di lavorare al centralino della compagnia di taxi nella quale lavora. Non è stata una scelta facile ed è dovuta al fatto che il figlio Andrea si era suicidato proprio la notte di Natale e, ovviamente, ci sta ancora sotto.
Il marito Tristano lavora anche lui per la stessa compagnia ed è in giro con il taxi blu 38. Dopo un inizio quasi normale fra telefonate assurde, clienti veri e qualche chiacchera con la collega che però passerà la notte a casa, Anita riceve la telefonata di una donna che chiede un taxi ed è l'inizio di un incubo.
Rimasta sola nella sua bolla come fosse il pesce che sta nell'acquario dietro di lei (product placement di Yato acquari - Milano) si trova ad affrontare il suo abisso dovuto al passato e a quello nuovo dello scoprire oscuri segreti del marito che riguardano anche Anna la fidanzata del figlio morto.
Una ricerca di verità che da una parte ricorda un po' Den Skyldige e un po' Codice privato. Ottima prova attoriale per Antonella Ponziani in un film che gravita praticamente tutto intorno a lei e nel quale da il meglio nelle scene di follia. Scene di follia fra bagno e corridoio che, senza scomodare Repulsion, sono quelle in cui un po' si ritrova lo stile di Fratter che ci aveva abituati bene con film di vampire nude e a film come Snuff. Qui è un po' sottotono anche perchè la parte forse più congeniale, quella del gioco sadomaso, rimane fuori campo. Sadomaso che invece è una costante per la sceneggiatrice, Valentina Di Simone, che qui interpreta la collega di Anita. Tanto il product placement posizionato in svariati troppi modi. Fra questi 958 Santero, Spadarello gioielli, pasticceria Asperti, Caffè Farmacia Legnano e caffè Chixo.